Santarsiero, Berlinguer e i Padroni della Ferriera

Ferriera

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani

Adesso che dati ufficiali, ma non ancora resi pubblici, attestano che da lustri la Ferriera di Potenza avvelena l’aria respirata dai potentini e con ogni probabilità, non fosse altro che per ragioni attinenti la fisica anche la matrice ambientale terra, occorre chiedere al sindaco di Potenza Vito Santarsiero e ai suoi predecessori, agli attuali proprietari della Ferriera e ai loro predecessori, ragione di lustri di emissioni inquinanti e veleni non monitorati.

In particolare, verrebbe da chiedere all’illustre primo cittadino di Potenza come concilia le dichiarazioni rilasciate il 13 dicembre 2013 - quando ebbe ad affermare che non c’era una condizione di allarme - con quanto sta emergendo in questi giorni.

Santarsiero e Berlinguer si preoccupino di tutelare la salute di chi per anni è stato sottoposto al bombardamento di emissioni cancerogene, non potendo contare sulla tutela degli organi preposti al controllo ambientale.

Il Sindaco di Potenza, in questi anni, se solo avesse voluto prestare maggiore attenzione a quanto denunciato da alcuni suoi concittadini, avrebbe potuto avvalersi dei poteri conferitigli dagli articoli 50 e 54 del Decreto 267/2000. Non lo ha fatto e solo poche settimane fa ha vestito i panni del pompiere, nonostante un rapporto Arpab - che i comuni mortali non hanno ancora potuto leggere - che in data 10 dicembre 2013 definiva i dati rilevati in c/da Bucaletto addirittura peggiori di quelli riscontrati presso il quartiere Tamburi di Taranto tra il 2008 e il 2009.

Chi risarcirà coloro che grazie all’assenza di controlli hanno respirato e mangiato per lustri Diossine, Pcb e Ipa? Probabilmente nessuno.
L’assessore Berlinguer, prima di recarsi a far visita alla Pittini, avrebbe potuto convenientemente visitare gli avvelenati del quartiere Bucaletto. Davvero un pessimo biglietto da visita per il neo assessore all’ambiente.  

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