Valerio Federico: La rinascita dell’economia italiana passa dalla liberalizzazione e privatizzazione di quei "servizi pubblici" che hanno svuotato il portafoglio ai cittadini

Dichiarazione di Valerio Federico, tesoriere di Radicali italiani:
Il dissesto generalizzato degli Enti locali c’è già ma non si vede.
L’emendamento voluto dal Governo Letta che blocca vendite e privatizzazioni delle società degli Enti locali sotto i 50 mila abitanti ne è una dimostrazione.
Le classi dirigenti locali che, con inesorabile voracità, hanno portato allo sfascio gran parte delle società pubbliche si accorgono che queste ora sono invendibili e ottengono l’ennesimo rinvio.
Chiediamo un provvedimento di decenza politica che vincoli le retribuzioni degli amministratori delle ex municipalizzate ai risultati ottenuti -con obiettivi chiari e verificabili da tutti- per una quota non inferiore al 50%.
La richiesta di Radicali Italiani di un bilancio consolidato, recepita dal governo Monti, e di altre misure di conoscenza e controllo su queste aziende è sempre stata avanzata per proporre tempestive contromisure al dissesto finanziario ormai alle porte degli Enti locali.
Con l’obbligo del bilancio consolidato a regime all'inizio del 2015, il dissesto sarà conosciuto nelle sue dimensioni. Nel frattempo chiediamo ai Comuni come alle Regioni e alle Provincie di prevedere da subito un bilancio consolidato che comprenda anche i conti delle società pubbliche.
Nel Paese si fa riferimento da anni a fumosi piani di privatizzazione, ma si continua a negare l’evidenza che il nuovo corso dell’economia italiana passa anche dalla capillare liberalizzazione e privatizzazione di tutti quei servizi pubblici che hanno prodotto perdite e sprechi, a partire da quelli delle ex municipalizzate che hanno garantito ai cittadini solo disservizi.
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