Lampedusa, Staderini: da progressisti solo parole, hanno perso il treno dei nostri referendum. Ora confronto in parlamento su modifiche Bossi-Fini

Lampedusa, l'arrivo di un barcone

Dichiarazione di Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani:

Con i due referendum abrogativi di parti della Bossi Fini e del pacchetto Maroni abbiamo offerto un’alternativa alla prosecuzione dello scontro ideologico che non porta a nulla e che si nutre delle tragedie che avvengono in mare come dell’esasperazione xenofoba di fatti di cronaca nera.

Portandoli al voto nella primavera 2014, infatti, la politica sarebbe stata obbligata a confrontarsi  sulle ricette per governare il fenomeno immigrazione anziché dividersi nelle reciproche propagande.

Un'occasione purtroppo perduta anche per gli ostacoli posti dall'antidemocrazia italiana e dalle scelte del mondo progressista. Il Partito democratico ha praticato un ostracismo silenzioso ma inespugnabile mentre il sostegno formale di SEL, Rifondazione e Socialisti non si è tradotto nelle firme promesse. Alla fine, tra le quasi 200 mila firme depositate in Cassazione c'e' persino quella di Silvio Berlusconi ma non quelle di Guglielmo Epifani, Matteo Renzi e Laura Boldrini.

Chi oggi ripete di voler modificare la Bossi-Fini, magari dopo aver snobbato o sabotato i referendum, ha ora il dovere di portare il confronto in Parlamento perché, a differenza di quanto pensa Alfano, quelle norme criminogene c'entrano molto con le condizioni disumane in cui vivono e muoiono i migranti.

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