Referendum: giovedì mattina al Viminale contro violazione dei diritti costituzionali

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Giovedì mattina, alle ore 11.00, una delegazione referendaria si recherà al Ministero dell’interno per chiedere una risposta alla lettera del 5 luglio con cui si denunciavano i rischi per la raccolta firme a causa del fatto che “le Istituzioni non garantiscono un adeguato servizio pubblico di autenticazione delle firme dei cittadini, impedendo o limitando in molte città la raccolta delle 500 mila firme necessarie per i referendum“.

 

Tra le richieste avanzate al Ministero dell’interno quella di informare e sensibilizzare le centinaia di migliaia di funzionari e di amministratori locali del loro essere potenziali autenticatori, nonché l’informazione ai cittadini, attraverso i siti istituzionali dei Comuni e i telegiornali della Rai, della possibilità di firmare presso le segreterie comunali.
 
Dichiarazione di Mario Staderini e Michele De Lucia, segretario e tesoriere di Radicali italiani
 
“Dopo 20 giorni senza una risposta, con molte città italiane dove ai cittadini è impedito di firmare in luoghi pubblici perché mancano autenticatori disponibili, chiederemo al Ministro dell’interno quali provvedimenti intende assumere e rimarremo in piazza del Viminale ad attendere la risposta, tenendo in mano i moduli e le penne che attendono gli autenticatori per raccogliere le firme secondo legge”. 

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