Carceri e giustizia: dalle carceri e dalle famiglie dei detenuti, sciopero della fame in appoggio agli obiettivi di Pannella. Domani, grazie a Roberto Giachetti, Pannella e Bernardini visiteranno Regina Coeli per ringraziare i detenuti

Regina Coeli

Dichiarazione di Rita Bernardini (già deputata radicale) che, insieme ad Irene Testa (detenuto ignoto), Valter Vecellio (direttore di notizie radicali) e Maurizio Bolognetti (Direzione di Radicali italiani), ha iniziato lo sciopero della fame a sostegno dello sciopero della sete di Pannella:

Una militante radicale, Alessandra Terragni, raccoglie su Facebook quasi mille persone, fra le quali molti familiari di detenuti, che sostengono – facendo in prima persona lo sciopero della fame – il Satyagraha di Marco Pannella che dalla mezzanotte di sabato scorso ha preso la forma della totale mancanza di cibo e di acqua.

Obiettivo di Pannella? Un gesto d’amore rivolto alle istituzioni repubblicane affinché rispettino loro stesse interrompendo il crimine in corso – da anni, se non da decenni! – nelle carceri italiane e nella giustizia, pluricondannata in Europa per l’irragionevole durata dei processi civili e penali. L’amnistia (e l’indulto) è l’unico modo per rispondere, concretamente e subito, alla Corte di Strasburgo che dopo tanti anni di illegalità del nostro Paese è stata costretta dalla nostra ignavia a darci un vero e proprio ultimatum (vedi sentenza della Corte EDU dell’8 gennaio scorso). Già solo l’annuncio che l’Amnistia sarà votata dal Parlamento, basterebbe a far comprendere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che l’Italia fa sul serio e che le istituzioni non sono disponibili a protrarre un giorno di più la tortura a cui viene sottoposta l’intera comunità penitenziaria. Già solo l’incardinamento della discussione parlamentare sull’amnistia comproverebbe che il Parlamento comincia ad avere consapevolezza di una “giustizia” ridotta a brandelli che ha l’assoluto bisogno di ridurre al minimo il contenzioso pendente – oltre dieci milioni di cause penali e civili – per occuparsi veramente delle vittime, punendo e rieducando secondo il dettato costituzionale gli autori dei reati.

Commovente è anche la risposta che oggi è giunta dal carcere di Regina Coeli a Roma quando i detenuti hanno detto alla Presidente della Camera Laura Boldrini che intendono fare lo sciopero della fame per aderire agli obiettivi della lotta di Marco Pannella. Già perché per non fare le “passerelle” in carcere che la Presidente Boldrini dice di non voler fare, occorre dare risposte convincenti  e concrete a tutti coloro che sono sottoposti a trattamenti inumani e degradanti mentre le istituzioni democratiche sembrano invece assistere senza intervenire a questa débacle  umanitaria dai connotati fascisti, nazisti, comunisti.

Domani alle ore 15 Marco Pannella e Rita Bernardini accompagneranno il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti a Regina Coeli per ringraziare i detenuti che con grande generosità sostengono la lotta del leader radicale. Anche l’on Giachetti digiunerà con i detenuti.

 

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