Bolognetti: C’è un giudice a Taranto. E a Potenza?

Giustizia martelletto

Di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Direzione Radicali Italiani

Non voglio certo parlare di arresti e provvedimenti cautelari, ma se paragonassimo la vicenda Ilva con la gestione da parte della Procura di Potenza dei casi Fenice e Pertusillo, quanto meno verrebbe da rilevare nuovamente che mentre a Taranto si è tentato di tutelare la salute dei cittadini, procedendo al sequestro degli impianti, a Potenza sì è ritenuto di non dover disporre indagini epidemiologiche e biologiche e di non soddisfare le richieste avanzate dal CTU. E infatti, l’inceneritore Fenice continua ad inquinare da 13 anni le falde acquifere, con le conseguenze che è facile immaginare.

Mentre a Taranto si accoglievano le denunce di cittadini e associazioni, a Potenza si procedeva con le denunce e le perquisizioni a carico di chi denunciava disastri ambientali e decadimento della qualità delle acque contenute in importanti invasi. Mentre a Taranto si provava a far rispettare l’art. 32 della Costituzione, a Potenza si archiviava velocemente la questione dell’inquinamento del Pertusillo attribuendola all’alga cornuta e, quindi, di fatto non indagando sulle cause, ma soffermandosi sugli effetti.  

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