Rimborsopoli Piemonte. Il Presidente Cattaneo risponde ai radicali: "grazie, ma i dati sono detenuti dai capigruppo"

Cattaneo

Il 23 aprile scorso Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) e Igor Boni (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) avevano scritto al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, ai Presidenti dei gruppi consiliari e (solo per email) a tutti i consiglieri regionali per chiedere loro di pubblicare online “tutti i rimborsi, spesa per spesa, effettuati dai membri dei Gruppi consiliari presenti a Palazzo Lascaris dal 2008 ad oggi”, nel banner “Trasparenza, valutazione e merito” sull'home page del sito del Consiglio Regionale.

Valerio Cattaneo (presidente Consiglio Regionale) ha così risposto ai radicali:
“Gentili signori, ho ricevuto la lettera […] e ho preso buona nota di quanto in essa contenuto. Mi corre l'obbligo di precisare che i dati di cui si chiede la pubblicazione non sono nella disponibilità dell'Amministrazione, in quanto detenuti dai Gruppi consiliari. Nondimeno, devo osservare che, allo stato attuale, una parte dei riscontri attinenti i rimborsi sono stati sottoposti a sequestro dall'Autorità giudiziaria, nell'ambito dell'indagine in corso sulle spese effettuate dai Gruppi stessi. Peraltro, desidero sottolineare che – ad un primo esame – non pare sussistere un obbligo normativo che imponga la pubblicazione di “tutti i rimborsi, spesa per spesa, effettuati dai membri dei Gruppi consiliari presenti a Palazzo Lascaris dal 2008 ad oggi”, anche alla luce del recente decreto recante il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Assicuro comunque la massima disponibilità del Consiglio regionale a valutare tutte le iniziative che possano contribuire alla massima trasparenza degli atti e informazioni in possesso dell'Ente”.

Manfredi e Boni:
“Ringraziamo il presidente Cattaneo per avere, per l'ennesima volta, prontamente risposto alle nostre sollecitazioni. La palla ora passa ai presidenti dei gruppi consiliari: sono disponibili a far pubblicare online, in modo analitico e nel posto più adatto e facilmente consultabile, quello riservato alla trasparenza dell'istituzione, tutti ma proprio tutti i rimborsi contestati, fatto salvo naturalmente il segreto istruttorio? E i consiglieri regionali, non hanno nulla da dire, da proporre al riguardo? Sarebbe un bel modo per rispondere ai legittimi interrogativi dell'opinione pubblica, che potrebbe essere messa in grado di giudicare a ragion veduta, e non sulla base di fughe di notizie, illazioni e sospetti.”

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