Rai, Bernardini e Beltrandi: subito le Commissioni bicamerali di Garanzia (tra cui la Vigilanza Rai). Pannella in sciopero della sete (5° giorno), ma chi lo sa?

Montecitorio aula vuota

Dichiarazione di Rita Bernardini, e di Marco Beltrandi, parlamentari radicali della XVI legislatura: 

Roma, 1 maggio 2013. “Con la fiducia conferita dalle Camere alla nuova compagine governativa guidata da Enrico Letta, anche l’ultimo pretestuoso alibi alla non costituzione delle commissioni parlamentari viene definitivamente meno. Ora occorre fare subito quello che già si doveva e poteva fare: le nomine dei componenti delle Commissioni da parte dei Presidenti delle Camere, sollecitando a tal fine i capigruppo per le indicazioni rispettive.

In particolare ci riferiamo alle Commissioni di Garanzia, le bicamerali, e segnatamente alla Vigilanza Rai che, secondo quanto ripetutamente affermato dalla Corte Costituzionale, nonché alcuni anni fa dall’insigne giurista Stefano Rodotà a Radio Radicale, ha rilievo costituzionale, in quanto deputata ad esprimere la volontà dell’intero Parlamento in materia, unico editore formale della Rai (il Governo non ha competenza, ovviamente, in merito).

Tutto ciò è reso ancora più urgente sia dallo stato economico dell’azienda concessionaria unica del servizio radiotelevisivo, che ha chiuso il bilancio con un passivo di oltre 200 milioni di euro, come era prevedibile,  e che continua negare l’informazione dovuta agli italiani con la censura feroce di ogni dibattito pubblico sullo stato della giustizia e delle carceri (posto ora come priorità di Governo), ignorando leggi, regolamenti della Vigilanza, Contratto di Servizio e  anche gli ordini dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, chiusa a sua volta da mesi in un incomprensibile silenzio.

Nel silenzio più assoluto dei mezzi di informazione, Marco Pannella giunge oggi al suo 5° giorno di sciopero totale della fame e della sete con l’obiettivo di interrompere subito la flagrante violazione – letteralmente criminale - della legalità costituzionale italiana ed europea su giustizia e carceri, trasgressione certificata da almeno trent’anni  di condanne dello Stato italiano da parte della Corte Europea dei diritti dell’uomo.  L’ennesima delibera dell’AGCOM, quella del 2 agosto 2012, è stata come sempre disattesa dal servizio pubblico radiotelevisivo: ordinava alla Rai TV di “assicurare la trattazione delle iniziative intraprese dai radicali e dal loro leader Marco Pannella sul sovraffollamento delle carceri in programmi di approfondimento che, per congrua durata e orario di programmazione, risultano maggiormente idonei a concorrere adeguatamente alla formazione di un’opinione pubblica consapevole su temi di attualità di rilevante interesse politico e sociale, entro il termine di quattro mesi a decorrere dal mese di settembre 2012”. Un altro colpo mortale inferto allo Stato di diritto.

Non va infine dimenticato il grave precedente costituito da quanto accadde nella XVI legislatura, quando veti partitocratici reciproci impedirono l’insediamento della Commissione per il primo anno di legislatura: occorre ottenere l’intervento dei massimi responsabili della Repubblica per impedire che si protragga ulteriormente questa assenza e che le violazione del diritto dei cittadini ad una corretta e completa informazione abbia a cessare finalmente, auspicando anche che la Presidenza della Commissione vada ad un esponente della opposizione parlamentare”

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