Marino (Pd) visita il Sant'Anna e si dimentica della RU486

Ru486

"Non so chi l'abbia consigliato, ma non mi aspettavo che il Sen. Marino non passasse al Day Hospital, come hanno evitato di fare tutti i ministri e gli assessori prima di lui. Il Day Hospital, le IVG e gli operatori della 194 non sono degli appestati."

Questo il rammarico di Silvio Viale, responsabile del Day Hospital dell'Ospedale Sant'Anna, alla constatazione che il Sen. Marino, in tour elettorale all'ospedale della RU486, abbia evitato di cogliere l'occasione per vistare il più grande reparto italiano di IVG, quello delle polemiche sulla RU486, quello che ha retto l'urto contro i ministri Sirchia e Storace.

Silvio Viale, che in politica è presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale eletto a Torino nelle liste del PD, ha così commentato:
"Che nessun ministro o assessore regionale alla sanità, tanto meno Cota, abbia sempre evitato di passare a vedere i locali e a salutare il personale che permette l'applicazione di una legge dello Stato, poteva essere comprensibile. Non giustificabile, ma politicamente comprensibile. Che non lo faccia il Sen. Marino, ministro in pectore della sanità di Bersani, rende perplessi. Eppure il Sant'Anna di Torino è noto anche per le vicende legate alla RU486, di cui ha potuto usufruire il 30% delle 3452 donne che hanno avuto una IVG nel 2012. Si tratta di oltre 1000 donne, alle quali occorre aggiungere un centinaio di donne con "aborto interno", una condizione in cui la gravidanza si interrompe spontaneamente in utero. Torino e il Piemonte sono una realtà in cui, eludendo polemiche politiche, il mifepristone (il vero nome della RU486) è utilizzato come farmaco di routine nell'interesse delle donne e della sanità. Mi dispiace che il Sen. Marino sia stato mal consigliato e, confermando di votare ugualmente PD in Piemonte, mi auguro di potermi rapportare con lui come futuro ministro della sanità, pronto a riceverlo al Day Hospital del Sant'Anna."

Torino, 14 febbraio 2013.
(Silvio Viale 339.3257406)

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