Rifiuti. Radicali: no a decreto Clini che autorizza a bruciare rifiuti nei cementifici

Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale in Commissione Ambiente e Maria Grazia Lucchiari, della Direzione nazionale di Radicali Italiani sullo "Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell'utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell'autorizzazione integrata ambientale" all’esame della Commissione Ambiente lunedì prossimo 11 febbraio hanno dichiarato:
“Il Governo Monti e le Camere sciolte perseverano nella demolizione dello stato di diritto in materia ambientale. Dopo il decreto ILVA e la proroga della gestione commissariale dei rifiuti (quest’ultima avvenuta a Camere sciolte) ora si vogliono trasformare i 59 cementifici presenti in Italia in inceneritori di rifiuti altrimenti del tutto riciclabili, con conseguenze gravissime.”
Le due esponenti radicali hanno proseguito: “Siamo contrarie all’utilizzo dei CSS (Combustibili Solidi Secondari, ex CDR) nei cementifici per i quali i limiti di emissione previsti per legge sono di gran lunga superiori a quelli previsti per gli inceneritori. Consentire l’incenerimento dei CSS nei cementifici, oltre ad essere un chiaro favore alla lobby dei cementieri che vivono un momento di crisi, significa minare l’alternativa della raccolta differenziata finalizzata alla riduzione, riuso, riciclo dei rifiuti e penalizzare gli abitanti delle regioni virtuose nella raccolta differenziata. Senza contare che le semplificazioni proposte eludono la partecipazione popolare in contrasto con le direttive europee ed in particolare la Convenzione di Aahrus.”
Zamparutti e Lucchiari hanno poi concluso: “Se pensiamo a tutti quei cementifici in aree ad alta urbanizzazione non possiamo che denunciare, con le parole di Marco Pannella, come questa strage di legalità sia strage di popoli.”
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