Sapienza: Sì al codice identificativo del personale di polizia come chiede il Parlamento europeo

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Dichiarazione di Simone Sapienza, della Direzione nazionale di Radicali Italiani: 

È un atto di grande rilevanza politica l'approvazione al Parlamento Europeo della risoluzione che contiene, nell'ampio testo sulla "Strategia dell'UE in materia di diritti umani", un emendamento del gruppo ALDE in cui si esortano gli Stati membri "a garantire che il personale di polizia porti un codice identificativo". 

Nel testo si legge inoltre: "Il Parlamento europeo (...) esprime preoccupazione per il ricorso a una forza sproporzionata da parte della polizia durante eventi pubblici e manifestazioni nell'UE; invita gli Stati membri a provvedere affinché il controllo giuridico e democratico delle autorità incaricate dell'applicazione della legge e del loro personale sia rafforzato, l'assunzione di responsabilità sia garantita e l'immunità non venga concessa in Europa, in particolare per i casi di uso sproporzionato della forza e di torture o trattamenti inumani o degradanti".

In Italia la questione dell’identificazione degli agenti di polizia è un tema assai discusso. Infatti, a differenza di altri Stati europei, il nostro Paese non obbliga gli agenti dell’ordine pubblico a riportare sulla propria divisa o sul casco il numero di riconoscimento.

Nel Regno Unito tutti gli agenti di Polizia (di ogni ordine e grado) indossano divise ed elmetti recanti un ID number. Lo stesso accade in Spagna, Francia, Germania, Grecia, Svezia e in diversi altri paesi dell'Unione, oltre che negli Stati Uniti ed in Canada.

In Italia neppure il governo che più di ogni altro ha usato il richiamo all'Europa in riferimento alle urgenze politiche, è stato capace di vincere le resistenze rispetto a quello che è provvedimento di civiltà, contro l'omertà e l'impunità delle forze dell'ordine. 

Su questa materia il prossimo governo avrà molto da fare per ottemperare a quanto chiesto ieri dal Parlamento europeo agli Stati membri. In Italia non esiste nemmeno uno specifico codice deontologico della Polizia di Stato, che peraltro è esentata dal 2000 dall'applicazione del  “Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche amministrazioni”.

Sull'identificazione del personale di polizia alla Camera e al Senato c’è un disegno di legge Radicale che attende solo di essere calendarizzato. Speriamo che nella prossima legislatura ci sarà spazio per conquistare un tale provvedimento di civiltà. L’impunità  finisce per legittimare la violenza e non difende gli agenti perbene che fanno il proprio lavoro con professionalità e coscienza.

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