Cortei: inchiesta fainotizia.it svela le ragioni dei poliziotti violenti: "picchiamo per educare la piazza"

Polizia

Sapienza: "perché non si discute la legge sul numero identificativo?" 

"Picchiamo per educare la piazza”, spiegano i poliziotti sui forum non ufficiali a proposito degli episodi di violenza che si sono recentemente verificati nei cortei. Lo rivela Fai Notizia, sito di giornalismo d’inchiesta di Radio Radicale, che oggi riporta in un articolo di Sonia Ricci, le parole di alcuni rappresentati delle forze dell’ordine coperti dall’anonimato. C’è chi afferma: “le cariche servono a spaventare la massa”  e chi aggiunge: “Poniamo il caso che invece di dargli due manganellate in faccia, lo arresto. Il giorno dopo il ragazzo arrestato non si fa nemmeno un giorno di carcere”, “non è vendetta, parlo di ‘correzione forzata’, un deterrente ci deve essere”.

Il ministro dell’interno Cancellieri, che oggi riferirà al Senato sugli incidenti di piazza, aveva assicurato che i poliziotti responsabili di comportamenti violenti sarebbero stati subito identificati. “E come farà?” le risponde qualcuno nel forum di poliziotti.it.  Mentre infatti in Usa e in molti paesi europei, tra cui Francia, Germania, Inghilterra e Spagna, è stata approvata una legge richiesta dagli stessi agenti che ha introdotto il codice identificativo sulle divise, in Italia le proposte di legge sono al palo da tempo, in attesa di calendarizzazione.

“Al Ministro Cancellieri ricordiamo che il problema della violenza ha direttamente a che fare con la democrazia, perché sottrae centralità alle proposte politiche e impedisce di realizzare riforme ormai mature”, afferma Simone Sapienza della direzione nazionale di Radicali Italiani. “L’impunità degli agenti finisce invece per legittimare la violenza, ecco perché è necessario adottare metodi identificativi dei rappresentanti delle forze dell’ordine, che vanno a garanzia dei cittadini ma anche di tutti quei poliziotti – e sono la stragrande maggioranza – che fanno il proprio lavoro con professionalità e coscienza”.

“Alla Camera e al Senato c’è un disegno di legge radicale che attende solo di essere calendarizzato, per l’introduzione di misure volte a permettere l'agevole e univoca identificazione del personale di polizia da parte del cittadino. Cosa si aspetta?”, chiede il dirigente radicale, “Conquistare uno spazio di dibattito su un tale provvedimento di civiltà funzionerebbe già da moral suasion per le prossime manifestazioni, a partire da quelle previste a Roma sabato prossimo di questo Sabato a Roma”, conclude Simone Sapienza.

A questo link l’inchiesta di Fai Notizia “Nessuno può identificarci” realizzata da Sonia Ricci. 

Dichirazione di Simone Sapienza, della Direzione nazionale di Radicali Italiani

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