Strumento militare, Perduca e Poretti: aula e Governo dicono no alla smilitarizzazione dei cappellani

Militari cappellani

Dichiarazione dei Senatori Marco Perduca e Donatella Poretti:

"Dopo ampio e, per certi versi, approfondito dibattito, il nostro emendamento perche' i capellani militari vengano pagati dalla parrocchie di competenza, piuttosto che dal ministero della difesa,  togliere i cappellani militari, e' stado dichiarato inammissibile perche' ritenuto in conflitto col concordato poiche' avrebbe messo in discussione anche lo status giudiridico dei cappellani. Pur riconoscendo l'attenzione che i cappellani - basterebbe ricordare cio' che essi quotidianamente fanno nelle carceri nel tentativo di ridurre i danni della flagranza criminale della Repubblica italiana - hanno nei confronti dei problemi del mondo, ci teniamo a ricordare che quella della smilitarizzazione dei cappellani e' anche una battaglia storica di Pax Christi e in linea colle posizioni di Don Milani sull'obiezione di coscienza alla leva.

Nel rispondere a un'interrogazione del Deputato Radicale Maurizio Turco, il Ministro Di Paola, che ha anche dato parere contrario alla trasformazione dell'emendamento in raccomandazione, aveva dato le cifre del costo per lo stato dei cappellani miltari ricordando come l'ordinario militare venga designato dal Papa e nominato dal Presidente della Repubblica in accordo con il presidente del Consiglio e dei ministri della Difesa e dell'Interno, egli ha le stellette e il salario di un generale di corpo d'armata, cioe' oltre 9 mila euro al mese lordi. Gli altri 182 cappellani sono inquadrati coi diversi gradi della gerarchia militare: il vicario generale è generale di brigata, 6 mila euro di stipendio; l'ispettore, il vicario episcopale, il cancelliere e l'economo sono tenenti colonnello, tutti intorno ai 5 mila euro; il primo cappellano capo è un maggiore che guadagna fra i 3 e i 4 mila euro; il cappellano capo ha il rango di capitano, 3 mila euro; il cappellano semplice ha il grado di tenente, 2 mila e 500). La spesa totale annua per lo stato ammonta a oltre 10 milioni di euro, cifra che non comprende le pensioni pagate ai preti soldato (circa 160) per un importo medio annuo lordo di 43 mila euro ad assegno (quelle degli alti ufficiali, in tutto 16, sono molto più elevate tanto e' vero che l'ordinario militare percepisce circa 4mila euro netti al mese, un'ulteriore spesa complessiva di quasi 7 milioni di euro.

Auspichiamo che al passaggio della Camera ci possa essere un ravvedimento operoso se, come ci e' stato detto piu' volte, anche il controllo della spesa aera alla base della delega sullo strumento militare.

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