Ucraina, Mecacci: Tymoshenko punita per sua lotta

Tymoshenko

Dichiarazione di Matteo Mecacci, deputato Radicale-Pd Presidente della 3a Commissione Diritti umani,  Democrazia e Questioni umanitarie dell'Assemblea parlamentare dell’Osce

“A Yulia Tymoshenko vengono negati i suoi diritti non perché abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma perché ha deciso di rinunciare a mangiare per protesta”. Il deputato dei Radicali-Pd Matteo Mecacci, presidente della commissione Diritti umani e democrazia dell’Osce, commenta così il diniego da parte delle autorità ucraine a una visita da parte della stessa Osce alla leader dell’opposizione ucraina. La visita, concordata in precedenza con le stesse autorità, si sarebbe dovuta svolgere questa mattina nell’ospedale dov’è ricoverata Tymoshenko, ma è stata annullata dopo che quest’ultima ha annunciato uno sciopero della fame come forma di protesta per il modo in cui si sono svolte le elezioni, paraltro stigmatizzato ieri dagli osservatori Osce che hanno messo in rilievo “l’abuso di risorse pubbliche, carenze nella trasparenza, nel finanziamento ai partiti e nella copertura mediatica durante la campagna elettorale”.

Secondo Mecacci “ogni politico che sceglie la non violenza come forma di lotta politica deve essere rispettato, e le autorità ucraine dovrebbero essere felici se un politico come Yulia Tymoshenko fa uno sciopero della fame per portare avanti le sue richieste”.

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