Amnistia: Radio Radicale per 4 giorni fa silenzio con i Requiem

Nel 1982 Radio Radicale, nel corso della battaglia contro i milioni di morti per la fame nel mondo, decise di trasmettere solo musica da Requiem.
Una decisione che accompagnava la "listatura a lutto" dell'emblema del Partito Radicale. Da allora il requiem - che è letteralmente una messa e una composizione musicale che utilizza gli inni caratteristici dei riti religiosi della Chiesa Cattolica - è divenuto la colonna sonora di Radio Radicale.
Da domani, per chi muore di carcere e di assenza di stato di diritto in Italia, il Partito Radicale Nonviolento ha deciso di promuovere 4 giorni di "sciopero della fame e di silenzio".
I quasi diecimila detenuti che fino ad oggi hanno annunciato la loro adesione, stavolta, potranno scegliere di non fare la "battitura" delle sbarre delle loro celle. Potranno dare corpo alla battaglia per l'amnistia con il "silenzio", "strumento della nonviolenza per riflettere su quanto ci accade e su come intervenire nella realtà di violenza, di sopraffazione e di illegalità che sempre più ci circonda", per usare le parole di una lettera di Rita Bernardini, Maurizio Turco ed Irene Testa.
Lo strumento che Radio Radicale ha scelto per "riflettere" sarà la trasmissione dei Requiem. Trasmetteremo integralmente, nel corso della programmazione dei prossimi 4 giorni, a partire da domani, i Requiem che da 30 anni sono la nostra "colonna sonora". Non solo come intermezzo tra i programmi, ma proponendoli integralmente.
E, per una volta, annunciandoli alla vecchia maniera, con titolo ed esecutori dell'opera.
I Requiem andranno in onda da domani al 21 luglio ogni giorno per alcune ore, e poi per tutta la notte.
Naturalmente nel resto del tempo, e soprattutto al mattino Radio Radicale farà il pieno della informazione su giustizia, diritto, carceri, legalità, e anche sulla attività istituzionale. E resta fermo l'appuntamento quotidiano con Stampa e Regime.
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