Inquinamento del Pertusillo, Bolognetti: ci vuole una bella faccia tosta per poter parlare di "tempi tecnici"

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario Radicali Lucani
Nel ribadire che occorre capire fino in fondo le cause che hanno determinato un inquinamento chimico e batteriologico del Pertusillo, mi permetto di sottolineare che non sono i cittadini a “non comprendere” i tempi tecnici, ma semmai sono stati “i tempi tecnici” ad essere maledettamente lenti. Gioverà ricordare che la prima moria di pesci nel lago si è verificata nel maggio del 2010 e che per oltre due anni la risposta delle istituzioni e degli organi di controllo è stata assolutamente inadeguata. I vari assessori e direttori erano impegnati a depistare più che a controllare e a verificare quello che molti di loro, con ogni probabilità, già sapevano.
Aggiungo che - al di là dell’accertamento delle cause della moria - occorre stoppare le cause dell’inquinamento, che a nostro avviso va ricondotto a un cattivo funzionamento della rete di depurazione, alle attività petrolifere e forse anche alle residue attività agricole. Infine, ma non ultimo, gioverà segnalare al dipartimento ambiente, all’Arpab e ad Aql che a noi risulta un mancato collettamento di parte della rete al nuovo depuratore di Tramutola. Questa situazione fa sì che parte dei reflui continuino ad essere depurati da depuratori che non funzionano. Per verificare la situazione sarebbe sufficiente chiedere i dati del consumo di energia elettrica. Una storia quella del depuratore di Tramutola che meriterebbe di essere approfondita. Qualche domanda avremmo voluto porla al Consorzio di bonifica della Val D’Agri, ma – ahimè - dopo numerosi tentativi non siamo riusciti a parlare né con l’ing. Di Marco, né con la signora Petruzzi.
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