Partiti, Turco: sono stato espulso perché non sono stato ascoltato. Per come ha gestito il tutto era il Presidente che doveva essere espulso

Parlamento

Dichiarazione del deputato Radicale Maurizio Turco:

"Ritengo sbagliato sintetizzare che sono stato espulso dall'aula perché "ho protestato".  Sono stato espulso perché essendoci arrivati senza preannuncio 16 emendamenti, alcuni dei quali peraltro complessi, ho chiesto al Presidente di sapere quando avremmo dovuto lavorare per leggerli, comprenderli ed eventualmente sub-emendarli visto che ci era stato dato tempo fino alle 14,15. II Presidente ha prima prolungato la scadenza alle 15 e poi, dopo avermi espulso, alle 15.30 : evidentemente ho posto un problema oggettivo che lui comunque non si è peritato di ascoltare, comprendere, risolvere. 

Altrimenti avrebbe capito che anche con le sue continue revisioni delle decisioni avrei avuto solo 30 minuti visto che alle ore 14,00 inizia una seduta della Commissione Affari costituzionali in sede legislativa.  A quel punto, per come ha gestito il tutto, era lui che doveva essere espulso.  Adesso potranno andare avanti più spediti (sopratutto sugli emendamenti "sturziani") e senza i nostri monologhi visto che, com'è oggettivamente evidente, non c'è dibattito dato il silenzio assordante dei relatori e dei capigruppo dei partiti che hanno promesso la finta riduzione del finanziamento pubblico."

Video dell'espulsione.



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