Libia. Perduca: che fine ha fatto il figlio di Gheddafi? Grave violazione della legalità internazionale

Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale
"Son passati quasi cinque mesi da quando il 19 novembre 2011 venne annunciato l'arresto di Saif al Islam presso il confine tra la Libia e il Niger, da allora del secondo genito del colonnello Gheddafi, contro il quale il Procuratore della Corte penale internazionale aveva richiesto l'arresto coll'accusa di crimini contro l'umanita' non si hanno piu' notizie se non che fu immediatamente trasferito in aereo presso il carcere di Zintan in una zona che non e' sotto il controllo del CNT libico. Tripoli, pur avendo confermato alla CPI di esser in grando di poter processare Saif al Islam non ha in costudia l'imputato ne' tantomeno ha alcun poter di convinzione nei confronti dei suoi carcerieri.
Da informazioni raccolte dal Partito Radicale tramite i suoi legali, a Saif al Islam non sarebbero garantiti i diritti di difesa e nessuno ha potuto controllare le sue condizioni di detenzione. Allo stesso tempo Tripoli non ha iniziato le pratiche per affarmare la propria giurisdizione sul cittadino Saif al Islam mettendo in dubbio la competenza della CPI, possibile che a nessun governo di quelli che si sono tanto adoperati per tradire manu militari l'amicizia coll'ex ditattore libico interessa il rispetto dello Stato di Diritto internazionale?
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