FaiNotizia.it - Quando a evadere la legge è l'Agenzia delle entrate: arriva alla Camera il “salva dirigenti”

Più di 800 dei dirigenti dell’ente pubblico che vigila contro l’evasione fiscale di cittadini, imprese, partiti ed enti in tutta Italia, è stata scelta in maniera discrezionale, senza criteri di trasparenza ed è tenuta sulla corda della revoca. Infatti i dirigenti non sono di ruolo e dunque facilmente revocabili se non in linea con i superiori. A chi conviene tutto questo? Ma la legge vigente è chiara e dopo le condanne del Tar all'Agenzia delle entrate, il Governo Monti presenta in Parlamento il "salva dirigenti", un piccolo comma contenuto nella Legge semplificazioni. FaiNotizia.it, il format d'inchieste di Radio Radicale, racconta una storia che pochi conoscono...
Questa autonomia gestionale permette all’Agenzia di collocare le risorse umane, senza alcun controllo, nemmeno di spesa. Unico vincolo, come ogni Ente pubblico, il rispetto delle norme sull'accesso ai ruoli dirigenziali, consentito solo tramite concorso pubblico.
Peccato però che l'ultimo concorso pubblico risalga a 12 anni fa e che 800 attuali dirigenti dell’Agenzia, siano stati scelti tra i funzionari interni, senza criteri trasparenti e senza concorso pubblico. Questo significa che i nominati che occupano un ruolo dirigenziale non sono dirigenti effettivi e possono quindi essere facilmente sollevati dall'incarico dai propri superiori.
Il governo Monti ha tentato prima con i decreti precedenti (Milleproroghe e Liberalizzazioni) e adesso con il decreto semplificazioni, approvata ieri al Senato ed ora alla Camera per l'approvazione definitiva, che contiene al comma 24 articolo 8 la norma "salva dirigenti".
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