Università. Simi: bene la consultazione del governo, ma poi si decida. Noi Radicali diamo il nostro contributo rilanciando l’iniziativa per l’abolizione del valore legale del titolo di studi

Dichiarazione di Giulia Simi, Presidente del Comitato nazionale di Radicali italiani.
Il Governo ha aperto la consultazione online sul valore legale del titolo di studio sul sito del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR). L’idea di ripiegare dalla proposta legislativa alla consultazione pubblica il tema del valore legale del titolo studio è stata del Governo Monti così motivato: «L’idea di fondo è quella di trasformare la consultazione in un percorso, un elemento portante dell’azione di Governo che, prima di decidere, si ferma ad ascoltare la voce dei destinatari delle decisioni: i cittadini».
Idea in astratto condivisibile, anche se la politica governativa appare su altri temi molto più decisa, meno bisognosa di consultazioni.
Innanzitutto un consultazione online ha senso quando c’è stato un dibattito precedente, un confronto fra le varie posizioni, altrimenti al sondaggio parteciperanno solo quelli che hanno già un’ opinione (o pensano di averne una), senza avere avuto alcuna possibilità di mettere in discussioni le proprie argomentazioni. E non si dimentichi che siamo tra gli ultimi in Europa in infrastrutture telematiche. Per una consultazione di questa importanza, la banda larga avrebbe consentito a molti più cittadini di accedere e partecipare. Sempre più i gap tecnologici divengono anche gap democratici.
Noi radicali proponiamo da sempre l’abolizione del valore legale del titolo di studio, riforma che rappresenterebbe una vera rivoluzione culturale e sociale del paese. Solo da un confronto approfondito fra le varie posizioni nasce la comprensione reciproca e la possibilità di capire quali possano essere le conseguenze dell’abolizione o meno del valore legale del titolo di studio; conoscere per deliberare diceva Einaudi, ma come al solito tutto questo è mancato e della consultazione in corso gli italiani praticamente non sanno niente; conosciamo bene le cause e gli effetti di questa tecnica. Serve a mantenere lo status quo
Per questo motivo Radicali Italiani, il 26 marzo, a Siena, presso la Facoltà di Scienze Politiche, ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Il valore legale: mantenerlo o abolirlo?” con il coordinamento del Consiglio studentesco e con la collaborazione di Radio Radicale, per metterà a confronto le diverse posizioni.
Per Radicali Italiani, l’evento nell’Università di Siena è solo l’inizio di un percorso che vedrà il movimento impegnato a promuovere il dibattito all’interno del mondo accademico, studentesco, tra la cittadinanza tutta, perché solo se si ha la forza morale di confrontare le proprie idee con quelle diametralmente opposte esiste la ragionevole speranza di una riforma seria dell’Università, e quindi del Paese.
Non sappiamo cosa succederà alla fine di queste consultazione, ma faremo di tutto per farla conoscere e per spiegare perché, se si vuol riformare il Paese, si deve partire dall’Università.
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