Radicali: Monti fa miracoli. Ad Eni Scaroni prende le distanze dai russi dopo aver tenuto bordone a Gazprom per anni. Scaroni ripudia Putin dopo aver ripudiato Gheddafi?

In un’intervista concessa all’edizione online del “Wall Street Journal” , l’amministratore delegato dell’ENI, Paolo Scaroni, perora la causa di una rete europea di distribuzione del gas integrata e interconnessa, affermando, tra l’altro: “Da un punto di vista della sicurezza dell'approvvigionamento, potremmo passare un inverno senza il gas russo … Pensi a quanto possa essere politicamente rilevante. E' molto più importante del gasdotto Nabucco che collega l'Asia all'Europa".
Marco Perduca (senatore radicale ed esponente del Partito Radicale Nonviolento transnazionale e transpartito) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani):
Fingiamo di non vedere il sottile attacco di Scaroni al progetto di gasdotto Nabucco; per noi, ma crediamo per la maggioranza dei cittadini europei, quel progetto non è “molto meno importante” ma è “altrettanto” importante delle rete europea dei gasdotti auspicata dall’AD Eni.
Rileviamo che il pensionamento di Berlusconi (di cui sarebbe interessante, però, conoscere i retroscena del suo recente “rendez vous” con Putin) e la presenza a Palazzo Chigi di un premier assolutamente scevro da frequentazioni moscovite ha permesso a Scaroni di prendere le distanze dai russi, dopo avere per anni tenuto loro bordone (ricordiamo la partecipazione di Eni ed Enel, sotto la direzione di Putin, alla spartizione dell’impero Yukos di Mikhail Khodorkovsky, nella primavera del 2007; l’allora deputato radicale Daniele Capezzone presentò una documentata interrogazione sulla vicenda, rimasta ancora senza risposta, vedi link in calce).
D’altronde, è lo stesso Scaroni che il 30 agosto 2011 dichiarò: “Nessuno sentirà la nostalgia di Gheddafi che il giorno dopo il golpe, il 2 settembre 1969, pensò di mettersi alla guida di una pala meccanica per spianare il cimitero ebraico e disperdere le ossa in mare. Ha ridotto uno dei Paesi più ricchi del mondo in un Paese povero.” Con Gheddafi Scaroni ha fatto affari, come AD Eni, per sei anni, senza alcun problema di coscienza.
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