MGF: sempre più vicina l'adozione di una risoluzione di messa al bando universale da parte delle Nazioni Unite

New York-Roma, 1 marzo 2012 - In occasione dell’apertura della 56a sessione della Commissione sulla Condizione delle Donne (CSW), si è tenuto a New York un evento dal titolo “La messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili: dalla Decisione dell'Unione Africana ad una Risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite”, organizzato dall’associazione radicale Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG) e dalla Coalizione Internazionale BanFGM.
La riunione, cui hanno assistito circa duecento partecipanti tra attivisti dei diritti umani, diplomatici, funzionari delle diverse agenzie ONU dedicate alla protezione dei diritti delle donne e dell’infanzia e semplici cittadini, era presieduta dalla leader Radicale Emma Bonino, vice-presidente del Senato italiano, e da Mariam Lamizana, presidente del Comitato Interafricano sulle Pratiche Tradizionali (IAC).
All’incontro, aperto dalla ex presidente cilena Michelle Bachelet, recentemente nominata Direttore Esecutivo dell’Agenzia Onu per i Diritti delle Donne (UNWomen), sono intervenuti ben sei Ministri di altrettanti paesi africani: Nanténin Chérif, Ministro per gli affari sociali e la salute di donne e bambini (Guinea); Olivia Amedjogbe-Kouevi, Ministro per la promozione del ruolo della donna (Togo); Maikibi Kadidiatou Dandobi, Ministro per la popolazione, la condizione delle donne e la protezione dell'infanzia (Niger); Sihem Badi, Ministro per la condizione delle donne e la famiglia (Tunisia); Raymonde Coffie Goudou, Ministro della famiglia, delle donne e dell’infanzia (Costa d’Avorio); Marie Therese Abena Ondoa nee Obama, Ministro per la promozione del ruolo della donna e la famiglia (Cameroon) nonché Elsa Fornero, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con delega alle Pari Opportunità per l’Italia.
L’oratore principale della serata è stata la First Lady del Burkina Faso, Chantal Compaoré, che dal 2009 è la Coordinatrice della Campagna BanFGM, e il saluto finale è venuto da Demba Traoré, recentemente eletto Segretario Generale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito. Tutti gli interventi hanno confermato la forte volontà politica dei paesi presenti alla riunione a sostenere la campagna BanFGM, che chiede l’adozione di una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili in quanto grave violazione di diritti umani e in questo senso si stanno muovendo i paesi del Gruppo Africano, che stanno cominciando a redigere il testo di Risoluzione da calendarizzare e votare entro il 2012.
"La forza e la determinazione espressa da tutti gli oratori è un’ulteriore vittoria politica molto importante nella lunga e faticosa lotta promossa dalle donne africane, arabe e occidentali, tutte insieme, per ottenere una presa di posizione a livello globale contro l’orrenda violazione dei diritti umani rappresentata dalla mutilazione genitale femminile", ha commentato Emma Bonino al termine della serata. Il 27 febbraio 2012 "sarà una data indubbiamente da ricordare" ha notato con entusiasmo la cantante beninese Angélique Kidjo, a conclusione del suo concerto dedicato al tema delle mutilazioni genitali femminili e tenutosi nella sala plenaria dell’Assemblea Generale dell’ONU il 28 febbraio. “Molto pubblico, molta energia, Angélique bravissima, con un intervento pro-risoluzione molto forte", ha commentato Emma Bonino. L’8 marzo il concerto sara’ trasmesso in Italia.
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