Lavoro disabili. Lo scivolo alla pensione blocca l'accesso all'occupazione

Disabili a lavoro

Intervento della senatrice Radicale Donatella Poretti: 

Il  fondo di solidarietà per il personale del Credito, a seguito di intese con le parti interessate, ha  esteso la normativa a favore degli esodi volontari. Il fondo eroga prestazioni a favore dei lavoratori di aziende facenti parte di gruppi creditizi a cui si applicano i contratti collettivi del credito e i relativi contratti complementari.

L’attività è divisa tra parte ordinaria, che finanzia programmi di formazione, e straordinaria, che eroga assegni di sostegno al reddito per lavoratori in esubero prossimi ai requisiti pensionistici, scelti in base agli accordi sindacali e che aderiscono volontariamente. La crisi finanziaria ha però impattato profondamente sul Fondo di solidarietà dei dipendenti del credito perché ha gestito le ricadute delle ristrutturazioni bancarie degli ultimi dieci anni e più recentemente ha gestito gli esuberi derivanti dalla crisi finanziaria.

Le riorganizzazioni degli ultimi anni hanno accresciuto sempre più il numero dei lavoratori accompagnati alla pensione con “scivoli costosissimi” per durate fino a 60 mensilità.

Considerato che, le aziende di credito che ricorrono al Fondo di solidarietà, hanno diritto alla sospensione degli obblighi occupazionali all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, molte aziende di credito hanno visto il numero dei dipendenti riconducibili alle categorie protette ridotto anche del 50% rispetto a quanto previsto dalla norma. Per queste ragioni, con il collega Marco Perduca ho rivolto un'interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità, per sapere:

- quali siano gli strumenti adottati per verificare che la sospensione sia stata effettuata esclusivamente nello specifico territorio di competenza dell’Amministrazione Provinciale e non per ridurre in modo arbitrario la presenza di disabili e categorie protette nel settore creditizio;

- se il Ministro non ritenga auspicabile promuovere un'indagine per verificare come le pratiche di sospensione tendano a diventare, in un contesto di crisi, permanenti, compromettendo l’integrazione lavorativa dei cittadini con disabilità e in generale le finalità della norma finalizzata a politiche attive del lavoro in una più ampia strategia di inclusione sociale e lavorativa e di pari opportunità.

 

Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=2722

 

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