Continua il tour della monnezza: "Per andare là...dove nessuno è mai giunto prima"

Bolognetti sul nuovo ciclo dei rifiuti: "mani della partitocrazia e delle ecomafie"
da Il Quotidiano della Basilicata, 3 febbraio
di Maurizio Bolognetti
La presenza di toluene nella discarica di Carpineto fa supporre che anche a Lauria potrebbe essersi replicato il modello Tricarico. Come molti ricorderanno, nel comune che diede i natali a Rocco Scotellaro, governato a giorni alterni dal sindaco Antonio Melfi, il 30 aprile del 2009 i Carabinieri del Noe accertarono che, grazie a falsi certificati analitici, erano stati smaltiti nella locale discarica di Rsu rifiuti pericolosi provenienti da una conceria di Avellino. Il toluene, come è noto, è un idrocarburo aromatico cancerogeno e la sua presenza in una discarica di rifiuti solidi urbani fa nascere cattivi pensieri difficili da scacciare.
Di certo vicende come quella di Tricarico e Carpineto maturano in una realtà dove da troppo tempo non si riesce a far decollare la raccolta differenziata. Discariche e inceneritori, inceneritori e discariche. Di tutta evidenza, in Basilicata la raccolta differenziata fino ad oggi è stata stritolata dalla lobby “tecnologica” degli inceneritori e da quella “arcaica” delle discariche. Eppure, già negli anni ’90 L’UE invitava gli stati membri a perseguire il trinomio virtuoso prevenzione-differenziata-riciclaggio. E se il decreto Ronchi(1997) prevedeva che entro il 2003 si raggiungesse il 35% di differenziata e il Codice dell’Ambiente(D.LGS 152/2006) che si arrivasse al 65% entro il 2012, va da sè che la Lucania fenix, attestata intorno al 15%, è lontanissima dall’obiettivo e da una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti.
Sul ponte di comando della monnezzopoli lucana, il comandate Kirk sta per esplorare nuovi mondi “per andare là dove nessuno è mai giunto prima”. La rampa di partenza è la stazione di trasferenza di Tito scalo: una sorta di mega parcheggio per sacchetti in attesa di smaltimento.
Vedere le strade di un capoluogo di regione, che vanta meno abitanti del quartiere Arenella di Napoli, invase dai rifiuti dovrebbe far riflettere sulla cronaca di un fallimento più volte annunciato e verrebbe da dire scientificamente perseguito.
Intanto, l’osservatorio regionale dei rifiuti osserva e riprende il tour della monnezza con tappa d’obbligo presso l’inceneritore della EDF, che per mantenere fede al suo nome è risorto da un’inchiesta che vede sul banco degli imputati 5 suoi dirigenti.
L’osservatorio osserva, i rifiuti si accumulano nelle strade di potenza e nel Piano d’azione per il raggiungimento degli obiettivi di servizio si manifesta l’intenzione di aprire due nuovi inceneritori, in una regione che ha la più bassa produzione procapite di rifiuti. Basti pensare che la produzione procapite in provincia di Potenza è di 1,01 kg al giorno, a fronte di una media nazionale che fa registrare un 1,45 e una media del Mezzogiorno pari a 1,35 kg.
Nuovi inceneritori, nuove discariche, impianti di produzione di CDR, il tutto in barba all’art.4 della Direttiva CE 2006/12 che recita: “Gli stati membri adottano le misure necessarie ad assicurare che i rifiuti siano recuperati e smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo.”
E questo per non citare la direttiva 2008/98/CE, nella quale si afferma che gli stati membri non dovrebbero promuovere, laddove possibile, lo smaltimento in discarica o l’incenerimento, ma operare in linea con la gerarchia dei rifiuti e con l’obiettivo di realizzare la società del riciclaggio.
Per l’ennesima volta invitiamo i vertici della Regione e delle Province lucane a riflettere su una gestione del pianeta rifiuti per niente virtuosa. Occorre una rapida inversione di rotta basata sulla strategia delle “5 R”: Riduzione, Riuso, Riparazione, Riciclo, Ricerca. Se così sarà, di certo riusciremo a garantire un ambiente meno inquinato e in un futuro prossimo una Tarsu più leggera.
Si tratta di scegliere: da un lato la legalità che vive nel rispetto delle direttive dell’Unione e delle leggi della Repubblica; dall’altro gli affari più o meno leciti, più o meno illeciti, che arricchiscono pochi e inquinano molti.
Approfondimenti
Bolognetti: temo smaltimenti illeciti (Nuova del Sud, 3 febbraio)
Radicali intervengono su questione rifiuti (La Siritide, 2 febbraio)
Zamparutti chiede se saranno realizzati due termovalorizzatori (Lucaniatv, 2 febbraio)
Bolognetti(Radicali) su gestione ciclo rifiuti (Basilicatanet, 2 febbraio)
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