Milanosìmuove: expo volano per la riapertura dei navigli

Milano si muove

Croci, Cappato e Fedrighini: "Il Comune si impegni in un piano a tappe."

Milano, 1 febbraio 2012. Il Comitato promotore dei 5 referendum per l'ambiente e la qualità della vita a Milano, Milanosimuove, chiede che il Comune di Milano si impegni, in linea con il dettato del quinto referendum, non solo nella risistemazione della Darsena, ma anche nella riattivazione idraulica e paesaggistica del sistema dei Navigli milanesi sulla base di un percorso progettuale di fattibilità a tappe.

Esistono già diversi studi e progetti sviluppati dal Comune, dalla Regione e dall’associazione Amici dei Navigli che possono essere realizzati. Un gruppo di lavoro tecnico costituito da Milanosimuove ha passato in rassegna questi progetti nel quadro più generale della valorizzazione e governo del sistema delle acque milanesi.

“A questo punto chiediamo al Comune di mettere in piedi una strategia di medio-lungo periodo e di realizzare i primi passaggi. L'Amministrazione dovrebbe fissare fin d'ora l'obiettivo della riapertura dell'intero sistema dei Navigli, ordinando i progetti secondo una priorità che indichi l'ordine di graduale realizzazione dell'opera completa. Affinché ciò sia possibile, è necessario, come richiesto anche dal Consiglio regionale della Lombardia, che le risorse di Expo siano in buona parte destinate non solo alla Darsena ma anche alla riapertura delle vie d'acqua. E' anche necessario che la riapertura dei Navigli sia da subito inserita negli atti di programmazione - il bilancio annuale e pluriennale, il piano di Governo del Territorio, il Piano delle Opere, il Piano delle Acque e il Piano Urbano della Mobilità - in modo da creare un contesto di certezza normativa che accompagni la graduale realizzazione delle opere. Siamo convinti che l'indotto per la città di Milano - non solo in termini di qualità della vita, ma anche in termini economici, a partire dall'industria del turismo - sarebbe sufficiente nel medio periodo a recuperare le risorse impiegate negli investimenti” - hanno dichiarato Edoardo Croci, Marco Cappato e Enrico Fedrighini, rispettivamente presidente, segretario e portavoce di “Milanosìmuove", comitato promotore dei referendum per l'ambiente e la qualità della vita a Milano. “La trasformazione sostenibile di Milano richiede la realizzazione di tutti e cinque i referendum. Per il recupero delle vie d'acqua, Expo 2015 costituisce una leva per attivare i finanziamenti necessari grazie alle risorse già disponibili. Su questo progetto ha già deliberato il Consiglio regionale, a maggior ragione occorre ora un impegno dell'amministrazione comunale".

Il quesito referendario (94,32% di favorevoli): “Volete voi che il Comune di Milano provveda alla risistemazione della Darsena quale porto della città ed area ecologica e proceda gradualmente alla riattivazione idraulica e paesaggistica del sistema dei Navigli milanesi sulla base di uno specifico percorso progettuale di fattibilità?”

Una mozione approvata il 21 dicembre scorso del consiglio regionale della Lombardia su proposta di Enrico Marcora impegna la giunta regionale a "destinare una parte consistente dei circa 175 milioni di euro previsti nel budget per Expo 2015 per la realizzazione delle "vie d''acqua", la risistemazione della Darsena, la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Navigli e la riapertura, ove possibile, dei Navigli nel centro della città di Milano.

L'indotto turistico: un milione e 360 mila euro la potenzialità di indotto turistico della nuova Via Navigabile Locarno – Milano secondo l'Istituto di Managment Turistico di Bellinzona.

Il Gruppo di lavoro

"Ripristino della Darsena e riapertura del sistema dei Navigli milanesi"

Emilio Battisti (architetto)

Davide Balboni (Caffè scienza)

Antonello Boatti (Politecnico di Milano)

Alessandro De Carli (Università Bocconi)

Guido Rosti (già direttore settore ambiente Comune di Milano)

Empio Malara (associazione Amici dei Navigli)

Claudia Pengue (WWF)

Stefano Sibilla (Università degli studi di Pavia)

Francesco Spadaro (architetto)

Il Gruppo di Lavoro sull’attuazione del referendum consultivo d’indirizzo per la riapertura del Sistema dei Navigli Milanesi è stato costituito da Milanosimuove, comitato promotore dei referendum milanesi per l’ambiente e la qualità della vita, per dare un reale contributo tecnico e scientifico al livello decisionale, offrendo un sostegno ed un supporto tecnico con esperti qualificati provenienti dalla pubblica amministrazione, dal mondo accademico e dalle associazioni ambientaliste e culturali.

Il primo obiettivo del Gruppo di Lavoro “Navigli” è stata l’individuazione di un intervento sul Sistema dei Navigli che possa essere realisticamente e concretamente concepito, progettato e realizzato in connessione con l’evento EXPO del 2015. Questo intervento dovrà costituire la prima fase di un percorso più ampio che conduca verso la completa riattivazione dell’intero Sistema dei Navigli e che non può prescindere dal recupero della loro navigabilità, funzione originale e primaria dei navigli stessi.

Il Gruppo di Lavoro “Navigli” ritiene che la prima fase di tale percorso dovrebbe portare al ripristino di un itinerario navigabile e ciclabile tra il Lago Maggiore e Milano. Tale ripristino include, all’interno del Comune di Milano, la sistemazione delle sponde del tratto urbano del Naviglio Grande, il recupero della Darsena con il ripristino del suo collegamento con la conca di Viarenna, la riattivazione idraulica della conca dell’Incoronata e la realizzazione, lungo la cerchia del Naviglio Interno, di un percorso continuo ciclo-pedonale evidenziato da un opportuno “segno” caratteristico a livello di arredo urbano.

L’intervento sopra delineato potrebbe essere infine integrato alla progettata pista ciclabile tra la Darsena e il sito di EXPO e, di fatto, andrebbe a costituire la vera “Via d’acqua” prevista per EXPO 2015. In questo modo, la realizzazione della “Via d’acqua” di EXPO porterebbe alla realizzazione di un opera direttamente e permanentemente fruibile dalla città anche dopo la conclusione della manifestazione.

 

Le fasi del recupero

Fase 1 - Ripristino di un itinerario navigabile e ciclabile dal Lago Maggiore a Milano con recupero della Darsena, riattivazione delle conche di Viarenna e dell’Incoronata e realizzazione di un itinerario ciclo-pedonale lungo la Cerchia del Naviglio Interno preparatorio ed evocativo della futura riapertura del sistema.

Fase 2 – Riattivazione della navigazione tra la Darsena di Milano, Pavia e il fiume Ticino con ripristino delle Conche di navigazione, eliminazione degli ostacoli alla navigazione (ponti a raso) e riattivazione della scala d’acque da Pavia al fiume Ticino.

Fase 3 – Ripristino del collegamento navigabile tra il Lago di Como e il Laghetto di San Marco a Milano, con riattivazione del naviglio di Paderno, riattivazione delle conche di navigazione e eliminazione degli ostacoli alla navigazione (ponti a raso) lungo il Naviglio della Martesana e ripristino a cielo aperto del tratto urbano del Naviglio della Martesana lungo via Melchiorre Gioia e via San Marco.

Fase 4 – Individuazione di modalità idonee sotto il profilo urbanistico ed idraulico per la riattivazione della Fossa interna quale collegamento idraulico del baricentro del sistema nel suo complesso per consentire progressivamente con la riapertura della Martesana e della Cerchia dei Navigli, la creazione di un sistema di trasporto pubblico sull’acqua che abbia l’ambizione di collegare i lunghi tragitti attraverso i Navigli già aperti con un’inedita esplorazione delle aree nella città di Milano bagnate dagli storici tracciati.

  

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