Bolognetti: Vendola a Monopoli, ma non è un gioco...o forse sì

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
Sabato 21 gennaio, in quel di Monopoli, il governatore di tutte le puglie Nichy Vendola scenderà in piazza contro le trivelle Off-Shore. Se avessi potuto partecipare alla manifestazione avrei innalzato un cartello con la scritta: “Il silenzio di Vendola”.
Sì, l’assordante silenzio, perché quello che manifesterà a Monopoli è lo stesso Vendola che da anni è muto e afasico sugli “effetti collaterali” delle attività estrattive in Basilicata. E’ lo stesso Vendola che non ha proferito verbo sulla ricaduta in termini d’impatto ambientale e sulla salute umana che il petrolio estratto in Basilicata ha anche nella sua Puglia.
Niente paura, l’impagabile Nichi, con l’occhio rivolto a Palazzo Chigi, è pronto ancora una volta a cavalcare la protesta; se poi passerà dalle parole ai fatti è da vedersi, ma questo per l’immaginario che c’è da costruire poco importa. C’è da scendere in piazza per darsi una “mano” di ecologia, domani, chissà, sarà la volta di una “mano” di libertà. Intanto, a Taranto le raffinerie Eni sono pronte ad accogliere altri 50.000 mila barili provenienti dalla Basilicata.
Vendola a Monopoli, Vendola negli studi de La7, che disquisisce di Off-shore; Vendola intervistato dal mensile dei Riva; Vendola che partecipa alla presentazione del rapporto ambiente dell’Ilva; Vendola e le cozze delocalizzate. Sono i tanti volti di un governatore che sa gestire al meglio il gioco delle parti e che viene sapientemente e utilmente esaltato e sovraesposto. Alla fin fine ciò che conta più dell’essere è l’apparire.
Per par condicio tocca aggiungere che proprio non riusciamo a condividere l’entusiasmo manifestato dal governatore lucano in relazione all’art. 20 del decreto sulle liberalizzazioni. E se è pur vero che Vito De Filippo afferma che non è disposto ad accettare nessuna deregulation, è altrettanto vero che i contenuti dell’art.20, alla luce di quanto già accaduto in Basilicata, sono inquietanti o forse sarebbe meglio dire inquinanti. La differenza tra De Filippo e Vendola, però, sta nel fatto che il governatore lucano non si è mai nascosto ed ha sempre manifestato con chiarezza la sua posizione rispetto alle attività estrattive. Nichi, invece, ama essere doppio o anche triplo, come conviene a certe tradizioni.
Intanto, come volevasi dimostrare, il Governo ha modificato l’art. 21 e a cancellato l’art. 22, lasciando il solo art.20 cucito a misura di Basilicata. Purtroppo, ancora una volta non abbiamo sbagliato previsione. Di certo resta, e tutt’intera, la questione relativa all’opportunità di realizzare attività estrattive nel Mediterraneo.
E adesso, su cosa manifesterà l’ineffabile Vendola? Noi un suggerimento potremmo darglielo, ma siamo certi che non sia funzionale alla sua ascesa nell’olimpo della partitocrazia.
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