Vicenza: polveri sottili oltre il limite sanitario, una questione di legalità violata. Interrogazione di Elisabetta Zamparutti ai Ministri dell'Ambiente e della Salute

Polveri sottili

Interrogazione della deputata radicale Elisabetta Zamparutti ai Ministri dell’Ambiente e della Salute per chiedere che il Comune predisponga il Piano di Tutela e Risanamento dell’aria.

Vicenza, 29 novembre 2011. “Il territorio del Comune di Vicenza ha il suo massimo apporto di inquinamento dalle due acciaierie che scaricano i fumi sulla città, il traffico veicolare arriva dopo e l’assessore all’Ambiente lo sa bene visto che nel 2007 ha predisposto uno studio in cui analizza le pressioni inquinanti sul territorio e i possibili interventi strutturali, che non ha adottato” - queste le affermazioni contenute nell’interrogazione che la deputata Radicale Elisabetta Zamparutti, membro della Commissione Ambiente della Camera, ha presentato all’attenzione dei Ministri all’Ambiente e alla Sanità. Abbiamo sollecitato l’intervento dei Ministri – prosegue Zamparutti - perché il Comune risulta inadempiente nei confronti di leggi nazionali e comunitarie che dal 2005 gli impone di predisporre il Piano di Tutela e Risanamento dell’aria.

La Provincia di Vicenza segue il Comune nell’illegalità perché non ha mai approvato né il Piano del Comune di Vicenza e neppure quelli di tutti gli altri comuni della provincia. Da 16 giorni a Vicenza si registra un picco continuo di inquinamento acuto da polveri sottili. Tutti parametri della tutela sanitaria sulle polveri sottili sono superati e i danni si possono quantificare dagli accessi ai pronti soccorso per asma bronchiale, ai ricoveri, e al maggior consumo di farmaci antiasmatici e antibronchitici. “La legge impone al sindaco, ufficiale sanitario, precise disposizioni a tutela della salute delle fasce sensibili, bambini e anziani, che vivono una situazione di emergenza sanitaria – ha concluso Zamparutti - e in queste condizioni si deve rispondere con misure di emergenza. Una emergenza dovuta alla scelta del Comune di non intervenire sulle attività industriali, le principali fonti di inquinamento da polveri sottili”. Ai Ministri si chiede l’intervento affinchè venga ripristinata la legalità e venga predisposto il Piano di Tutela e Risanamento dell’aria”.

 

 

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