Libia, Perduca: ricostruzione implica adeguamento diritto internazionale non solo commesse milionarie

Libia

 "Nell'informativa di oggi al Senato il Ministro La Russa ha affermato che sarebbe un errore non concorrere alla ricostruzione della Libia. Nessuno s'è mai detto contrario all'impresa, e maggioranza e opposizione col loro sostegno al Trattato di "amicizia" con Gheddafi erano pronte a costruire fior fiore di infrastrutture anche col vecchio regime, ma occorre che nell'impegno per la nuova Libia siano individuate delle priorità; tra queste non può non esserci la necessità di recuperare 40 anni di barbarie e sistematiche violazioni di Diritti Umani coinvolgendo il CNT nella firma e ratifica di tutti gli strumenti internazionali pei diritti umani che sono l'unico argine a ipotetiche derive fondamentaliste, illiberali e reazionarie. Occorre quindi che l'Italia, che col "popolo libico" ha debiti di ogni genere e specie, includa queste necessità all'interno del dibattito - sempre che vi sia dibattito su altro che non sia la spartizione delle spoglie di Gheddafi - del gruppo di contatto o degli amici della nuova Libia. Solo nel riconoscimento delle norme codificate nel diritto internazionale si potranno trovare le linee guida per la costruzione di un paese che finalmente possa avviarsi verso un futuro basato sulla libertà civili e la Certezza del Diritto a sempre negate ai libici.

 

Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

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