Fenice: Zamparutti interroga i Ministri dell'Ambiente e della Salute

Termodistruttore Fenice, Lavello
BAS - Sull’incendio che si è sviluppato nella notte tra sabato 1 e domenica 1 ottobre la parlamentare Elisabetta Zamparutti (Radicali Italiani) ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e della Salute in cui chiede “quali iniziative si intendono promuovere per verificare che l’incendio non abbia prodotto danni che possano favorire un ulteriore rilascio di sostanze inquinanti in falda; quali iniziative, nelle more da parte del Sindaco dell’adozione di una ordinanza che disponga l’immediata sospensione delle attività, si intendono promuovere in tal senso; quali iniziative si intendono promuovere per assicurare la totale sicurezza dell’impianto anche nell’interesse dei lavoratori”.
Al Ministro dell’Ambiente
Al Ministro del Lavoro
 
Premesso che:
 
nella notte tra sabato 1 e domenica 2 ottobre, presso l’inceneritore Fenice hanno preso fuoco alcuni contenitori di solventi chimici che contenevano rifiuti speciali provenienti dalla Sata;
 
sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed il gruppo di intervento NBCR, la speciale squadra specializzata in incidenti che coinvolgono sostanze chimiche, biologiche e radiologiche.
 
secondo i primi accertamenti le cause sembrerebbero accidentali attribuibili forse ad un processo di autocombustione;
 
sia le centraline della stessa società esercente l’inceneritore, Edf Fenice, che quelle dell’Arpab avrebbero fornito, a detta dei tecnici regionali, dati rassicuranti sulla qualità dell’aria;
 
tuttavia questo è il quarto processo di combustione e si temono danni strutturali all’impianto che già in passato avevano causato inquinamento della falda acquifera dell’appennino lucano, impianto che risulta privo di ogni sistema di sicurezza idoneo a contenere le perdite;
 
a seguito dell’incidente verificatosi presso l’inceneritore Fenice il Sindaco di Melfi, Livio Valvano, ha chiesto alla locale Procura il sequestro dell’insediamento industriale della EDF, pur essendo obbligato del blocco di tutte le attività dell’inceneritore e allo svuotamento delle vasche di stoccaggio dei rifiuti;
 
la stessa Edf ha progettato un sistema di barriera idrica per la messa in sicurezza che però appare, a giudizio degli interroganti, non idonea a far fronte ai pericoli connessi allo stabilimento;
 
si chiede di sapere:
 
quali iniziative si intendono promuovere per verificare che l’incendio non abbia prodotto danni che possano favorire un ulteriore rilascio di sostanze inquinanti in falda;
 
quali iniziative, nelle more da parte del Sindaco dell’adozione di una ordinanza che disponga l’immediata sospensione delle attività, si intendono promuovere in tal senso;
 
quali iniziative si intendono promuovere per assicurare la totale sicurezza dell’impianto anche nell’interesse dei lavoratori.
 
Elisabetta Zamparutti

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