Consiglio Regionale Lazio, dibattito sulle carceri a singhiozzo. La maggioranza - Udc esclusa - ostaggio di Storace

Regione lazio

Per comprendere  come le nostre istituzioni hanno a cuore il gravissimo problema della situazione di illegalità delle carceri, definita dallo stesso  Capo dello Stato “una questione  di prepotente urgenza  sul piano costituzionale e civile”, è sufficiente aver seguito i lavori del Consiglio Regionale del Lazio che oggi, per la seconda volta, era convocato in seduta straordinaria su questo tema. La seduta, per mancanza del numero legale, è stata rinviata alla prossima settimana, dunque ci sarà una terza seduta del Consiglio; per ora un nulla di fatto ed il Consiglio è drammaticamente incapace di fornire risposte nonostante le disperate richieste di aiuto della comunità penitenziaria, costituita non solo dai detenuti, ma da tutti gli operatori del mondo carcerario: polizia penitenziaria, direttori, assistenti, sanitari.

Artefice di tutto il Consigliere Francesco Storace, che di fatto praticando il “divide et impera”  tiene in ostaggio una maggioranza – con l’esclusione dell’UDC, che ha dimostrato grande attenzione e senso di responsabilità – priva di una identità capace di distinguerla da “La Destra”. Un giochetto politico d’aula, quello di Storace, per dimostrare di essere lui il capo della maggioranza in Consiglio, tanto da arrivare più volte a bacchettare la poco disciplinata Isabella Rauti e gli altri consiglieri del Pdl che sono in dissenso rispetto alle posizioni  de “La Destra”.

Poco importa, poi, che le carceri continuino a rappresentare lo specchio di questo Paese, come quello di un Paese incapace di rispettare i più elementari diritti umani degli individui.

La Destra di Storace non è interessata né ai diritti umani, né al Paese; è interessata soltanto ad avere la leadership della maggioranza del Consiglio Regionale del Lazio.

 

Dichiarazione dei Consiglieri Regionale Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei

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