"Nella giornata di domani ricorre il 10° anniversario di una detenzione collettiva senza processo in Eritrea che rappresenta una vera e propria barbaria giuridica;
Il 18 Settembre del 2001, infatti, il Governo Eritreo ha arrestato 11 Parlamentari e politici del Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia, e il 23 settembre 2011, 10 giornalisti indipendenti, semplicemente perché criticavano il suo operato; un Governo che, nel tempo, non ha fatto altro che aggravare la condizione in cui sono costretti a vivere i cittadini di quel paese, attraverso l’instaurazione di un durissimo regime di stampo autoritario che conculca tutte le libertà fondamentali.
Molti eritrei, proprio per sfuggire alle persecuzioni del Governo, cercano di fuggire all’estero e restano vittime o del traffico di esseri umani come abbiamo purtroppo visto in molti casi, o sono alla deriva nel Mediterraneo in cerca di un luogo sicuro dove vivere e del riconoscimento della protezione internazionale.
In questo triste anniversario mi rivolgo al Governo italiano affinchè unisca la propria voce a quella dell’Unione Europea per chiedere la liberazione immediata di questi prigionieri politici e di coscienza, colpevoli solo di essere persone come noi, e che oggi sono ingiustamente incarcerate senza aver avuto neanche un processo, e sono anche impedite di qualsiasi contatto con l’esterno da 10 anni".
Dichiarazione di Matteo Mecacci, Deputato Radicale -PD e Presidente Commissione Democrazia, Diritti Umani e Questioni Umanitarie dell' Assemblea Parlamentare dell'OSCE
Di seguito il testo dell’ interrogazione a risposta in Commissione
Al Ministero degli Esteri. Premesso che:
dal 18 settembre 2001 il Governo Eritreo tiene in carcere senza processo un gruppo di 11 membri del Parlamento e del Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia;
e inoltre dal 23 settembre 2001 tiene in carcere senza processo 10 giornalisti indipendenti;
questi detenuti non hanno avuto da allora nessun contatto con l'esterno nè sono stati sottoposti a un processo e sono quindi in carcere senza condanna da 10 anni;
si tratta di una gravissiam violazione dei diritti umani fondametali da parte del Governo Eritreo, contraria a tutte le norme umanitarie in materia di detenzione, non essendo nemmeno garantita la possibilità di verificare in modo esterno ed indipendente quali siano le condizioni di salute dei detenuti;
L'Alto Rappresentante dell'UE Cathrine Ahston ha chiesto ieri la liberazione immediata di questi detenuti politici da parte del Governo Eritreo;
chiede di sapere:
se il Governo italiano non intenda chiedere, a livello bilaterale e con dichiarazioni pubbliche, al Governo Eritreo di rilasciare immediatamente questi detenuti che sono prigionieri politici e di coscienza e di consentire alle organizzazioni umanitarie internazionali di verificarne lo stato di salute dopo 10 anni di detenzione senza processo e senza contatti con l'esterno.
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