Belisario, l'etica, la moralità e il buon esempio, ovvero del predicare bene e razzolare male

Sen. Felice Belisario (Idv)

Maurizio Bolognetti, Direzione nazionale Radicali Italiani

 
Mentre il buon Romualdo Coviello si gode la meritata doppia pensione di parlamentare e consigliere regionale, e per ammazzare il tempo partecipa alle sedute del consiglio comunale di Viggiano, il senatore Felice Belisario, in vena di aforismi, dispensa pillole di saggezza legalitaria e anticasta sulla sua pagina facebook. “Etica, moralità e buon esempio” – scrive il senatur – “sono valori che devono guidare ogni uomo politico, cattolico e non, in modo trasversale.”
Peccato che il Belisario nazionale, che in Lucania è da sempre impegnato ad alimentare “l’onda lunga” dipietrista con spregiudicate operazioni politiche al limite del trasformismo, sempre più spesso predichi bene e razzoli male.
Facciamo un esempio a caso: quello delle dichiarazioni patrimoniali dei parlamentari. Grazie all’iniziativa radicale dell’On. Rita Bernardini, i parlamentari che lo desiderano possono rendere disponibile on-line la propria dichiarazione(beni mobili e immobili, redditi e spese elettorali). Il buon Felice non risulta essere tra quel misero 15 per cento di deputati e senatori che hanno deciso di pubblicarla. Ma del resto, il grande moralizzatore della vita pubblica lucana e internazionale, è colui il quale, quando nel luglio 2010 i Carabinieri fermarono e multarono il suo autista che circolava sulle strade lucane a velocità sostenuta, con lampeggiante acceso e senza senatore a bordo, ebbe a dichiarare: “Non mi è stata assegnata né l’auto blu (che non voglio, per essere coerente con quanto affermo nelle aule parlamentari) né la scorta (che pure avrei potuto richiedere per minacce che ho ricevuto).”
Ad oggi non sappiamo quali minacce abbia ricevuto il Senatore. Ci auguriamo che a minacciarlo non sia stato un qualche ex dipietrista, uno dei tanti approdati nel partito grazie alla continua, benemerita e lodevole opera di riciclaggio politico che ha portato l’IDV ad essere un pezzo importante della maggioranza che governa via Anzio.
E sì, il senatore Belisario è davvero un modello di virtù domestiche e politiche. Basti pensare che, al 3 agosto del 2011, per quanto riguarda le presenze nelle votazioni elettroniche in aula, Belisario fa registrare un tasso di assenteismo del 51,18%(2694 assenze) ed è risultato presente al voto solo 1813 volte(34,44%); mentre è risultato in missione nel 14,38% delle votazioni. Complessivamente l’indice di produttività parlamentare di Belisario(calcolato da Openpolis) colloca il senatore al 57° posto.
Insomma, dati alla mano, Belisario non è quello che si dice uno stakanovista.
Tanto per dirne una, la deputata radicale Rita Bernardini ha un indice di produttività che la colloca all’undicesimo posto su 630 deputati e non è mai andata in missione, oltre ad avere un tasso di partecipazione al voto pari all’87,35%.
Grazie alla Radicale Bernardini e al gruppo parlamentare Radicale, per la prima volta dopo 60 anni di storia repubblicana è stato possibile conoscere la lista dei fornitori e dei consulenti della Camera e tutti i contratti da essa stipulati. Ne è venuto fuori un dossier, che come da prassi i Radicali hanno divulgato mettendolo a disposizione di tutti.
Ecco, i radicali e la trasparenza, quella vera, nutrita da iniziative concrete, da una lotta quotidiana. I Radicali che da tempo si battono per istituire a tutti i livelli un’anagrafe pubblica delle attività degli eletti e dei nominati. I Radicali che da anni sostengono iniziative volte ad accrescere il tasso di trasparenza delle istituzioni, magari nella consapevolezza che un controllo diffuso possa contribuire ad abbattere il patologico tasso di corruzione, che si trasforma in una pesantissima tassa occulta che grava sul groppone di ogni cittadino italiano. Nella consapevolezza che occorra onorare, se si vuole dare sostanza alla parola democrazia, l’einaudiano diritto a conoscere per deliberare.
Al Senatore Belisario che parla di buon esempio, per l’ennesima volta tocca segnalare che nove mesi fa il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità una proposta di legge denominata “Anagrafe pubblica delle attività degli eletti e dei nominati”. Ad oggi, la quasi totalità delle indicazioni contenute in quella PDL non risultano applicate. Il tutto nel silenzio complice di coloro che quotidianamente si riempiono la bocca con la parola trasparenza.
Al Senatore Belisario che parla di etica e moralità, e che manifesta contro la casta, torniamo a chiedere perché gli uomini IDV succedutisi alla guida dell’Alsia non abbiano proseguito nell’azione giudiziaria volta a recuperare i terreni della Marinagri Spa o l’equivalente in denaro stimato in oltre 50 milioni di euro.
Cantava De Andrè: “Si sa che la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio. Si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio”.
 

© 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.