Di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
Aiuto! Help! Soccorso! Mo me moro!!!
Da giorni è tutto un fiorire di dichiarazioni, di lettere, minacce di chiudere i rubinetti del petrolio, card e copam, memorandum e senza memoria…e senza faccia anche. Salute e ambiente gli unici grandi assenti di un dibattito senza respiro.
La vicenda petrolio lucana assume sempre più le connotazioni della Commedia dell’Arte. Arlecchini, Balanzoni e Pulcinella senza pudore sviluppano il loro stantio e ammuffito canovaccio. Un delirio di dichiarazioni tartufesche piove quotidianamente sulle nostre povere teste.
E mentre per la prima volta analisi dell’Arpab rendono manifesto il disastro ambientale prodotto dalle attività estrattive, “Vito” Viceconte invia una commovente lettera ai sudditi lucani in cui canta le lodi della card carburante e spiega che stanno lavorando per noi “nel massimo rispetto dell’ambiente e della salute di ogni cittadino”.
Per non essere da meno, il Governatore “Guido” De Filippo tuona a reti unificate: “Investimenti o basta petrolio”.
“S’ode a destra uno squillo di tromba; a sinistra risponde uno squillo: d’ambo i lati calpesto rimbomba da cavalli e da fanti il terren”… e che Manzoni ci perdoni.
Sembra tutto vero, troppo vero per essere vero.
E l’inquinamento? E la salute? Di quelli si occupa l’ornitologico trio del PDL - Rosa, Pici Venezia - che alla luce dell’inquinamento emerso dalle analisi Arpab chiede lumi sul rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa all’Eni nel marzo scorso.
Peccato che tutti loro, da destra a sinistra passando per il centro e per i fuoriquota e fuori concorso dipietristi, solo qualche mese fa abbiano avallato con il silenzio e con la loro presenza la firma del memorandum petrolifero. Ma dove vivono lor signori? Siamo di fronte ad un’ improvvisa e sia pur parziale presa di coscienza o forse stiamo assistendo al consueto e stucchevole gioco delle parti?
Da tempo denunciamo gli effetti collaterali delle estrazioni petrolifere anche attraverso esposti inoltrati alla magistratura. Gioverà ricordare a Guido e a Vito, ai “falchi” e alle colombe, ai Tartufo e ai Belisario, che nella sola Valle dell’Agip ci sono 15 siti in attesa di bonifica. E poi le sorgenti sequestrate a Calvello, le analisi dei Radicali e dell’Epha sugli invasi, i monitoraggi carenti e l’assenza di studi epidemiologici. Le analisi dell’Agenzia per l’ambiente rappresentano solo l’ultimo tassello che sta a certificare la devastazione prodotta dalle multinazionali del petrolio, che fanno “Buchi per terra” in prossimità di dighe, sorgenti, centri abitati, aree a rischio frana. Vero Romani? Vero Belisario?
Per prendere una boccata d’aria e non rischiare di annegare, tornerò a leggere Rifkin che parla della “Terza rivoluzione industriale” e ci racconta che l’era del petrolio è ormai tramontata.
© 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati