Quando denunciammo la vicenda delle firme false a sostegno della lista di Formigoni in lombardia, il procuratore Bruti Liberati, pochi giorni dopo eletto dal CSM procuratore capo di Milano fece richiesta di archiviazione in meno di 48 ore, scrivendo nella richiesta che si trattava di illazioni dei denuncianti. Poi abbiamo acquisito le firme e fatto fare le nostre perizie grafologiche e il procuratore capo di Milano si è dovuto ricredere. Certo non ha fatto una bella figura.
Oggi - leggiamo dalle agenzie - la procura di Roma si appresta a richiedere l'archiviazione del procedimento aperto in seguito al deposito della denuncia di Emma Bonino e Marco Cappato dopo la sconcertante trasmissione, a reti unificate Raiset, di una pseudo intervista, in realtà di un messaggio elettorale assolutamente vietato dalla legge, del presidente Berlusconi.
Non è una novità, stiamo mettendo da parte tutti i fascicoli delle denunce fatte in oltre dieci anni nei confronti della Rai e della gestione partitocratica della azienda concessionaria del servizio pubblico, per cui competente è solo la procura di Roma. E' attività di documentazione assai interessante, per comprendere la storia politica/giudiziaria di questo Paese: ciò che emerge, infatti, è sempre e solo l'inerzia investigativa della procura capitolina.
Ci provò negli anni 1997/1999 l'allora aggiunto dr.ssa Gloria Attanasio, poi ad onta della specializzazione che aveva acquisito sulla materia, non ebbe più assegnato alcun fascicolo relativo alla Rai e poco dopo andò in pensione.
Non siamo sorpresi dalla posizione assunta dalla procura di Roma, anzi non ci siamo fatti sorprendere: da settimane l'avv. Giuseppe Rossodivita sta effettuando investigazioni difensive, vuol dire che gli esiti li valuterà il gip. Chissà che non venga fuori qualche sorpresa e qualche figura non proprio bella.
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