Agcom si fermi o diventa scheggia impazzita di potere

Agcom

 La richiesta di moratoria del regolamento-censura dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni non viene più solo dalla società civile. L'intero arco dei partiti, membri del Governo e il Presidente della Camera sono intervenuti per chiedere un passo indietro ad Agcom.
Percio', mentre in queste ore si organizzano raccolte firme da parte di parlamentari e oltre 100.000 mail sono giunte al presidente dell'Autorità e agli altri Commissari, Agcom e Calabrò si devono, ripeto, si devono fermare altrimenti diverranno una scheggia impazzita di potere.


Indipendenza non vuol dire autarchia. Anzi, proprio l'assenza di strumenti vincolanti da parte del Governo e del Parlamento nei confronti dell'Autorità, obbligano quest'ultima a dare la massima importanza al dialogo con le istituzioni, richiesto invano da giorni. A nulla servono le rassicurazioni di Calabrò. In democrazia il "fidatevi" non è accettabile. Ormai non è più una questione di apertura di una nuova consultazione, o di alcuni dettagli del testo che verrà approvato il 6 luglio. Agcom deve porre in moratoria la regolamentazione o metterà a rischio non solo la libertà di espressione, informazione e accesso alla conocenza, ma lo stesso funzionamento democratico delle istituzioni.

 

Dichiarazione di Luca Nicotra, segretario dell'Associazione radicale Agorà Digitale e promotore della Mobilitazione contro Regolamento-Censura di Agcom

© 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.