Cappato: non abbiamo gli strumenti per fare i Consiglieri Comunali

Sala Consiglio Comunale di Milano
Marco Cappato, Consigliere comunale radicale eletto nella Lista Bonino-Pannella, ha inviato stamane la seguente lettera aperta al Presidente del Consiglio comunale:

Gentile Presidente, caro Basilio
Per conoscenza, i Capigruppo (dei quali spero di indovinare l'indirizzo email corretto)

Ti prego di considerare questa mia come una lettera formale ed aperta, a te rivolta, pur essendo scritta dal mio computer portatile e inviata via email. Come sai, non dispongo di un computer di servizio, né di un account di posta elettronica interno, né di una stampante alla quale collegare il computer che mi porto da casa.

Ti voglio così informare che da stamane non dispongo neanche più della possibilità di essere assistito da una persona di segreteria: dopo cinque o sei colloqui, con dipendenti comunali che poi si sono ricollocati in altro modo, la dipendente comunale che aveva iniziato lavorare con me da appena due giorni, oggi mi ha comunicato che è tornata a prestare servizio dove lavorava in precedenza. Un'altra persona con la quale ho fatto colloquio, che al momento lavora presso il Gabinetto del Sindaco, pare non riesca a ottenere trasferimento per venire a lavorare con me, nonostante la mia e la sua richiesta.

Aggiungiamo a tutto ciò che niente di preciso mi è dato al momento sapere su tempi e modi degli strumenti in dotazione ai Consiglieri, di ipotetici cellulari di servizio (dei quali sento vagheggiare), di rimborsi spese, fondi per attività, badge per entrare fuori dagli orari d'ufficio (sono rimasto chiuso fuori dall'ufficio lunedì verso le 20.30, cioè pochi minuti al termine della riunione del Consiglio comunale).

Potrei continuare con piccoli, ed anzi miseri, dettagli del genere, su come di volta in volta mi devo arrangiare per presentare atti, contattare uffici interni, rivolgermi ad altre istituzioni. Mi fermo. Voglio semplicemente dirti che, certo non per colpa tua e magari di nessuno, a tre settimane dalla nostra proclamazione -a parte il solerte ed immediato recapito di biglietti omaggio per San Siro- io NON mi trovo nelle condizioni minime indispensabili per svolgere il mio mandato di Consigliere comunale, proprio nella delicatissima fase di avvio dei lavori della nuova amministrazione e della nuova consiliatura.

Mi permetto di considerare tale condizione non solo inaccettabile sul piano organizzativo, ma ormai anche in violazione delle mie prerogative di Consigliere comunale. Anche per questo motivo, oltre per il fatto che sono poco a conoscenza di responsabilità e funzioni interne alla macchina amministrativa, mi rivolgo a te direttamente e ti prego di portare a conoscenza di questa mia lettera aperta chi riterrai (oltre che ai Capigruppo dei quali avrò sbagliato indirizzo non disponendo di una rubrica interna). Grazie

Cordialmente,
Marco Cappato

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