Marco Pannella sospende lo sciopero della sete per rispondere e corrispondere all'atto istituzionale del Pres. Repubblica

Pannella interrompe sciopero della sete 2011

Marco Pannella ha sospeso lo sciopero della sete iniziato domenica scorsa, in aggiunta a quello della fame che dura ormai da 65 giorni, in segno di lotta e protesta contro il sovraffollamento delle carceri italiane e per un atto di amnistia che "riporti l'Italia nella legalità umanitaria e del diritto". 

Lo ha annunciato lo stesso Pannella, in un intervento nella notte a Radio Radicale. "Ho deciso di sospendere, e sottolineo sospendere - ha affermato fra l'altro l'ottanduenne leader dei Radicali- lo sciopero della sete per rispondere e corrispondere all'atto istituzionale assai importante compiuto ieri dal Presidente della Repubblica che ha voluto riconoscere ufficialmente senso e valore della mia e della nostra lotta. Ora va rafforzato lo spiraglio di speranza che questa presidenza della Repubblica ci offre: amnistia, amnistia, amnistia". 

Pannella ha lasciato oggi la clinica romana di santa Maria della Mercede dove i suoi medici lo hanno obbligato al ricovero, una volta iniziato lo sciopero della sete. L'anziano leader Radicale vorrebbe infatti partire in giornata per Tunisi con una delegazione del Partito Radicale per incontrare i membri del Consiglio nazionale transitorio tunisino e organizzare il Consiglio Generale del Partito Radicale nonviolento transnazionale e transpartito che è stato deciso svolgersi a fine luglio, in Tunisia. Napolitano, con una lunga lettera in due cartelle, ieri aveva chiesto pubblicamente a Pannella di sospendere lo sciopero della sete e della fame, condividendo e facendo propria la richiesta di un "intervento urgente e non più rinviabile" per porre fine alla "drammatica e inaccettabile" situazione del sovraffollamento delle carceri italiani. 

A Pannella e a sostegno della sua inziativa, si sono rivolti dalla Camera tutti i gruppi parlamentari di opposizione chiedendo al Governo l'immediata attuazione delle mozioni sulle carceri approvate dal Parlamentio ma rimaste finora lettera morta. Il Presidente del Senato Renato Schifani ha telefonato a Pannella assicurando un ampio dibattito prossimamente in aula a palazzo Madama sulle carceri e sulla stessa possibilità di amnistia. Il Sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta ha fatto visita ieri a Pannella, portandogli gli auguri del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Bruxelles. E, prima di Letta, a far visita era stato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, segretario in pectore del Pdl. Come lui, in clinica, sono arrivati nei giorni scorsi anche - fra gli altri- la Presidente del Pd Rosy Bindi, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli. 

La solidarietà e la mobilitazione istituzionale e bipartisan per Pannella e la sua nuova lotta, insieme alle parole della lettera di Napolitano che ha voluto sottolineare gratitudine e riconoscimento di tutto il Paese per la sua storia di passione e impegno civile, hanno fatto prendere ancora maggiore quota alla possibilutà, da tempo paventata, di una possibile imminente nomina di Pannella a senatore a vita da parte del Capo dello Stato.

(da una nota letta a RadioRadicale)

Vai alla pagina a sostegno dell'iniziativa di Marco Pannella »

Il video della sospensione filmato da RadioRadicale



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