Come mi vuoi? Il Senatore Belisario, il Memorandum, l'enciclopedia sovietica e i "buchi per terra"

Sen. Felice Belisario (Idv)

 

Di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
Leggo le dichiarazioni del senatore Felice Belisario sul memorandum petrolifero sottoscritto il 29 aprile in quel di Potenza e mi viene in mente la calda voce blues di Eduardo De Crescenzo che canta “Come mi vuoi”. Mi chiedo se il Belisario che oggi invoca “lo Stop agli accordi Stato-Regione” sia lo stesso Belisario che il 21 aprile, negli studi di “Porta a Porta”, faceva da spalla al Ministro Romani. Mi chiedo se il Belisario che oggi parla di “saccheggio” sia lo stesso Belisario che il 29 aprile era in prima fila a benedire la firma del Memorandum. L’ansia di cavalcare gli umori della piazza gioca davvero brutti scherzi e il senatore Belisario, sempre più dottor Jekyll e mister Hide, sta iniziando a soffrire di preoccupanti sdoppiamenti di personalità e con lui buona parte del ceto dirigente dell’IDV lucana.
Il 21 aprile, il Ministro Romani, nel corso della sopra citata puntata di “Porta a Porta”, chiede: “Possiamo fare buchi per terra nel nostro territorio per vedere se troviamo petrolio e gas?” Ed è sempre Romani ad affermare di aver chiesto a Belisario, prima dell’arrivo in trasmissione: “Andiamo a stipulare questo accordo?” Il senatore e capogruppo IDV, quasi anticipando il Ministro, risponde: “Ho detto sì…e ci mancherebbe”.
E allora, la domanda sorge spontanea: qual è il vero Belisario? Quello che in camera caritatis si “accorda” con Romani, parlando di “età della pietra”, o quello che due mesi dopo invoca lo stop agli accordi sottoscritti il 29 aprile?
Nel mezzo c’è un ministro della Repubblica, che sulla scia delle dichiarazioni rilasciate a “Porta a Porta”, riduce la vicenda petrolifera lucana a questione di “buchi per terra.”
Perché quel 21 aprile il Senatore, anziché avallare le argomentazioni di Romani, non ebbe a ricordargli quello che pure ha scritto in una lunghissima interrogazione parlamentare?
La vera età della pietra vive nell’incoscienza di chi ha consentito attività estrattive in aree a rischio frana e a ridosso di sorgenti e preziosi bacini idrici, con l’aggravante della carenza e/o assenza di monitoraggi ambientali e studi epidemiologici. Da Radicali non siamo abituati ad esprimere no pregiudiziali, ma ragionati, e ad esprimere le nostre ragioni senza utilizzare argomentazioni capziose. Il nostro è buon senso, quello che manca a Romani e a gran parte del ceto dirigente di via Anzio.
Il Senatore non me ne voglia se affermo che dovrebbe far pace con se stesso. Il Belisario double face, che dichiara a seconda delle convenienze del momento, ci ricorda le pratiche care ad una cultura politica che cambiava le pagine dell’enciclopedia, modificando la lettura dei fatti sulla base dei desiderata che il regime esprimeva.  
Ciò detto, mi sia consentito esprimere pieno sostegno alla proposta avanzata dai sindaci della Val d’Agri, volta ad ottenere una legge regionale che imponga limiti più restrittivi sulla emissione in atmosfera di sostanze inquinanti.  

© 2011 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati



SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.