Dichiarazione di Sergio Stanzani, Presidente del Partito Radicale Nonviolento e Non c'e' pace Senza Giustizia:
La Russia si è candidata oltre ogni tempo massimo a gestire in atro modo l'uscita di scena di Gheddafi. Occorre che i governi occidentali vicini a Mosca, a partire dall'Italia ricordino all'inviato speciale del Cremlino per l'Africa, Mikhail Margelov, che in queste ore sollecita il leader libico Gheddafi a seguire l'esempio, che ormai le indagini del Procuratore della Corte penale internazionale sono in fase di conclusione ed esiste un mandato d'arresto internazionale nei confronti della leadership libica. I tempi della legge della forza hanno lasciato il campo alla forza della legge. Se Mosca voleva gestire in modo diverso la "crisi" doveva agire a febbraio e non oggi. L'unica destinazione per Gheddafi è una semplice cella all'Aia e non un esilio immune e dorato, anche perche' mi par difficile trovare un paese disposto a dare ospitalità a chi uccide il proprio popolo. L'unica mediazione possibile è quella per salvare la vita di Gheddafi, lodevole, ma non contro il diritto internazionale.
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