Di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani
Leggendo l’interessante editoriale che il direttore de Il Quotidiano della Basilicata ha dedicato ad Aql e al suo ex presidente, l’avvocato Vincenzo Santochirico, non so perché mi è venuta in mente la frase pronunciata da Rutger Hauer nel mitico Blade Runner: “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.”
Trovo quasi fantascientifico il tentativo di nobilitare la figura di uno dei campioni della partitocrazia lucana - l’ex assessore all’ambiente Vincenzo Santochirico - e provare a farne un eroe senza macchia e senza paura che si batte contro clientele e lottizzazioni. Aql è uno dei tanti contenitori partitocratici che amplificano e moltiplicano la capacità di controllo sociale delle truppe di sinistra-centro-destra della partitocrazia lucana, e Santochirico è quell’assessore all’Ambiente, che, dopo aver taciuto su Fenice, su Tito e sulla Val Basento, ha avuto il cattivo gusto di lanciare accuse gratuite nei confronti di chi ha espresso dubbi sulla qualità delle acque invasate nelle dighe lucane. Allora, quando vestiva i panni di assessore, mai Santochirico ebbe a criticare la gestione della rete di depurazione da parte di AQL, di cui egli stesso è stato presidente.
Caro Paride, in realtà, quello che si sta scatenando sulle nomine Aql e Agrobios è solo l’ennesima puntata di una guerra tra bande partitocratiche, che sta portando alla luce gli appetiti repressi del nuovo che non c’è, ottimamente rappresentato da SEL e IDV.
I corleonesi e i palermitani della partitocrazia lucana si stanno affrontando in una guerra di posizionamento che lascerà qualche “morto” sul terreno, ma, per carità, non sponsorizziamo inesistenti atti di eroismo: è solo l’ennesima guerra intestina tra le navi da combattimento e le varie articolazioni del centrosinistra lucano. L’imbarazzo vero dovrebbe nascere dal fatto che continuano a rappresentarci un eden che non esiste. Tutti questi momenti, un po’ drammatici e un po’ grotteschi, andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia partitocratica.
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