Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, si è rivolta al Governo con interrogazioni parlamentari sul riemergere del problema benzo(a)pirene a Taranto e per chiedere conferma delle notizie relative alla chiusura del Centro Europeo Ambiente e Salute dell'Omsdi Roma.
In proposito ha dichiarato:
“Il Governo che un anno fa ha allentato, con decreto legislativo n. 155 del 2010, i vincoli di legge all’immissione di benzo(a)pirene, uno dei cancerogeni più potenti in circolazione, che è inadempiente sul piano delle norme per la qualità dell’aria e delle acque, ora pare voglia chiudere entro l’anno anche il Centro Europeo Ambiente e Salute dell'Oms per l’Italia. L’attività del Centro ha riguardato valutazioni sull’ambiente e la salute, come la tutela delle acque, il trasporto, la sicurezza degli alimenti, l’impatto sulla salute dei cambiamenti climatici e, più in generale, degli ecosistemi.”
La Zampa rutti ha continuato: “Da un lato si allentano o non si rispettano le norme ambientali dall’altro si sopprimono istituti importanti di ricerca ambientale. Di fronte a questo strana idea di sostenibilità ambientale, ho chiesto al Ministro della Salute di confermare ufficialmente la notizia della chiusura entro l’anno del Centro Europeo Ambiente e Salute dell'Oms di Roma, spiegandone i motivi. Al Ministro dell’Ambiente di spiegare come intende far fronte al riemergere del problema benzo(a)pirene a Taranto.”
Recentissimi dati dell’ l’ARPAP Puglia sulle immissioni di benzo(a)pirene nel quartiere Tamburi relativamente ai primi tre mesi del 2011 evidenziano un superamento in media del 93% del valore che la precedente normativa aveva posto come limite (obiettivo di qualità) per il benzo(a)pirene di di 1 nanogrammo a metro cubo. In particolare l’ARPAP ha rilevato
1,55 ng/m3 a gennaio 2011
2,82 ng/m3 a febbraio 2011
1,43 ng/m3 a marzo 2011.”
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