Sul Rapporto OCSE 2011 di verifica dell'economia italiana
"Il Rapporto OCSE 2011 di verifica dell'economia italiana critica il nostro Paese per la carenza di analisi costi-benefici nelle scelte ambientali ed energetiche, che si traduce in politiche inefficienti e costose in particolare nei settori dei trasporti e dell'energia. Un monito a cui il Governo dovrebbe prestare attenzione diversamente da quanto fatto finora sul nucleare."
La parlamentare Radicale osserva che: "Già i dossier dell'associazione Amici della Terra sul posizionamento dell'Italia negli indicatori di efficienza energetica avevano evidenziato posizioni di primato del nostro paese nel contesto globale. Colpisce leggere nel rapporto OCSE come l'Italia, pur rimanendo ben posizionata fra i paesi OCSE, nell'ultimo decennio stia perdendo quelle posizioni di primato proprio a causa di questa incapacità di fare scelte strategiche in un'ottica costi benefici, cioè alla luce di un'analisi approfondita dei propri punti di forza e debolezza sotto il profilo economico, ambientale e sociale".
Continua poi la Zamparutti: "Colpisce constatare che pur rimanendo la nostra un'economia a bassa intensità di carbonio rispetto agli standard internazionali, siamo al terzo posto in Europa per emissioni di gas serra.
Da questo punto di vista l'OCSE evidenzia, nell'assenza di una strategia energetica, politiche energetiche frammentate e incapaci di promuovere le opzioni più efficienti, come le misure di efficienza energetica e le rinnovabili per il riscaldamento".
Elisabetta Zamparutti evidenzia ancora come: "La priorità attribuita dai Radicali all'efficienza energetica trova conferma nel Rapporto OCSE, per il quale, nel breve periodo, il contenimento dei consumi elettrici attraverso politiche di efficienza energetica viene considerato più economico della stessa produzione di energia. In generale per l'OCSE tassare le esternalitá all'origine è un approccio migliore dell'incentivazione delle alternative, rispetto alla quale viene evidenziata la particolare generosità italiana alle rinnovabili elettriche ed il fatto che, comunque, sarebbe più appropriato che le ricadute fossero sulla fiscalità generale e non in bolletta."
"Insomma un paese che stenta a ottimizzare risorse e potenzialità attraverso una serie analisi in termini di costi benefici" - conclude la Zamparutti, per la quale "resta emblematico da questo punto di vista il comportamento del Governo sulla vicenda nucleare ed il costante diniego di un grande dibattito pubblico sulle questioni energetico-ambientali del nostro paese elemento fondamentale per la definizione di una seria strategia energetica nazionale."
Dichiarazione di Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale in Commissione Ambiente,
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