Inquinamento dighe, Bolognetti: "Ci sarà un giudice a Potenza?"

Petrolio impianti
Elisabetta Zamparutti interroga i Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico sulla vicenda petrolio e ricorda il processo a carico di Maurizio Bolognetti. 
Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani: 

Mario Lettieri, ex sottosegretario del governo Prodi, questa mattina ha voluto regalarci alcune interessanti riflessioni sulla storia delle estrazioni petrolifere in Basilicata. Ha ragione da vendere l’On. Lettieri quando afferma che la vicenda petrolio lucana “non è stata affrontata nei termini giusti.” Mario Lettieri è tra quei pochi che riescono a vedere tutto quello che l’ampia maggioranza, che ha espresso il proprio placet al memorandum petrolifero, cerca di occultare e farci dimenticare. I danni ambientali prodotti dallo sfruttamento della risorsa petrolio sono evidenti e il memorandum sottoscritto da “Vito” Viceconte e “Guido” De Filippo rappresenta la premessa per un ulteriore saccheggio della nostra terra. Ormai siamo una regione groviera e le nostre valli, che nulla hanno da invidiare alle valli Svizzere, stanno per subire un ulteriore affronto. Come ci ricorda la Ola, la filiera del petrolio, oltre ad essere cancerogena per la salute umana, mal si concilia con lo sviluppo di attività agro-alimentari. Poco importa! In nome di presunti vantaggi si mettono a repentaglio anche le preziose riserve di acqua dolce di cui è ricca questa terra e si trivella in aree protette e in zone a rischio frana, in prossimità di importanti invasi e di sorgenti. 
Elisabetta Zamparutti, nell’ennesima interrogazione presentata sulla vicenda petrolio, ha tra l’altro voluto ricordare che il sottoscritto è finito sotto processo per aver denunciato l’inquinamento di alcuni dei più importanti invasi lucani. Ironia della sorte, sembra che il Pertusillo, all’indomani della firma apposta in calce al memorandum petrolifero, abbia voluto ricordare a Vito(De Filippo), Guido (Viceconte), Felice (Belisario) e all’ampia e trasversale maggioranza che affollava plaudente la Sala Inguscio, che la Basilicata non è il deserto del Sahara. Leggo di una nuova moria di pesci nel Pertusillo e non posso fare a meno di pensare all’eroico Papaleo, che nel film spot “Basilicata coast to cost”, finanziato dalla Total e dalla Regione, dedica alla diga quasi dieci minuti, facendo vedere tra l’altro un tizio intento a pescare, probabilmente un necrofilo.
Penso al fatto che mercoledì (18 maggio) dovrò comparire nuovamente davanti al Gup e mi chiedo ci sarà “Un giudice a Berlino”? E quel giudice vorrà tenere nella dovuta considerazione la Convenzione di Aarhus e le leggi di questa disastrata Repubblica? Mi auguro che il 18 maggio non ci sia un nuovo rinvio. Rivendico il mio diritto ad essere giudicato; non inseguo prescrizioni e vorrei chiedere a chi dovrà decidere se rinviarmi a giudizio, se sia reato informare i cittadini di un potenziale pericolo per la loro salute.
In un’aula di tribunale di questa nostra Repubblica, che troppo spesso assomiglia ad una Repubblica delle banane, vorrei poter declinare quanto recita l’art. 3 del D.LGS 4/2008: La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante un’adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell'articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale”. La parola politica ormai per tanti è merce avariata, ma per me politica significa ispirarsi a quel Marco Pannella che con i suoi 81 anni onora la politica e la nobiltà della politica e che continuamente ci ricorda che la “strage di legalità, ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”. “Parigi non vale una messa”, nemmeno la “messa” di coloro che si affrettano ad accorrere alla corte delle compagnie petrolifere. Elisabetta Zamparutti da due anni marca a uomo il Ministero dell’Ambiente e della Salute, ponendo quesiti sui veleni industriali e politici di questa terra di Basilicata, veleni figli di un sistema che produce antidemocrazia, illegalità e assenza di Stato di diritto.
Ai miei compagni radicali, a tutti quelli che non vivono da farisei nel tempio della politica, dico grazie. Speriamo davvero che ci sia “un giudice a Potenza.” Al Presidente De Filippo, infine, vorrei ricordare che resto disponibile ad un confronto pubblico per poter discutere dei troppi costi e degli scarsi benefici del petroleum system lucano, di diritto alla salute e di tutela delle risorse idriche, del diritto a conoscere per deliberare e di una politica con lo sguardo perennemente rivolto al passato.
 
Al Ministro dell’Ambiente
Al Ministro dello Sviluppo economico
Premesso che:
da un articolo pubblicato sul quotidiano lucano “La Nuova” del 13 maggio 2011, si apprende di una nuova moria di pesci nel Pertusillo. Con l’aumento della temperatura infatti si possono notare decine di carpe morte lungo le sponde della diga, in particolare alla confluenza tra i fiumi Agri e Saura;
il fenomeno non è nuovo essendosi verificato anche l’anno scorso inducendo il segretario di radicali lucani Maurizio Bolognetti a commissionare analisi indipendenti, da cui è emersa la presenza di sostanze fecali negli invasi del Pertusillo, della Camastra e di Monte Cotugno, ma soprattutto la presenza di bario, una sostanza utilizzata dalle industrie petrolifere;
gli interroganti ricordano che per aver reso pubbliche queste informazioni Maurizio Bolognetti è sotto processo;
come ebbe a riferire il Governo rispondendo all’interrogazione dei sottoscritti 5/03182, l'ARPAB ha eseguito nei mesi di settembre e novembre 2010 ulteriori campionamenti da cui è emerso che, pur rilevandosi significativi miglioramenti della qualità delle acque, nelle stesse è stata accertata la presenza di Ceratium Hirondella e del ciano batterio Anabaena spp, specie potenzialmente tossica;
è stato elaborato, quindi, un progetto denominato «Valutazione dello stato ecologico del lago Pertusillo» approvato dalla giunta regionale della Basilicata con D.G.R. n. 2013 del 30 novembre 2010. Tale progetto - condotto in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità e con l'Istituto zooprofilattico di Foggia - ha come obiettivo la caratterizzazione dello stato ecologico del Pertusillo, la formulazione di ipotesi gestionali e di misure di mitigazione degli impatti antropici eventualmente riscontrati, la valutazione di eventuali rischi per la salute della popolazione eventualmente esposta a ciano tossine ed un rapporto dettagliato dei risultati ottenuti e relative elaborazioni grafiche e cartografiche;
su delega della procura della Repubblica di Potenza, sono attualmente in corso indagini del Noe e del NIPAF - Corpo Forestale dello stato di Potenza tese l'individuazione delle probabili cause di inquinamento dell'invaso. Sono in corso di espletamento, in particolare, sopralluoghi presso gli insediamenti industriali della zona con relativi campionamenti ed analisi di possibili inquinanti nonché controlli sulle acque di scarico dei singoli impianti di depurazione e, contestualmente, sulla corretta gestione e manutenzione degli stessi;
il 24 aprile è stato firmato a Potenza un memorandum d’intesa sulle estrazioni petrolifere in Basilicata in virtù del quale verrà incrementata l’attività estrattiva in Val d’Agri con l’Eni che punta a passare dagli attuali 80.000 barili al giorno a 120.000 anche per compensare il deficit dei mancati approvvigionamenti dalla Libia;
si chiede di sapere:
quali azioni intendono promuovere in merito alla ricomparsa di una moria di pesci nella diga del Pertusillo;
quali azioni siano state adottate a seguito dell’accertata presenza da parte dell’Arpab di sostanze potenzialmente tossiche;
On. Elisabetta Zamparutti

Approfondimenti
Nuova moria di pesci nel Pertusillo (Nuova del Sud, 13 maggio 2011)

Locandina Total/Basilicata Coast to Coast



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