Immigrazione, Staderini a Maroni: le direttive europee si recepiscono, non si disinnescano. Reclusione ritarda i rimpatri

Maroni
 
Al Ministro Maroni, che ieri ha annunciato un decreto legge per contrastare la recente sentenza della Corte di giustizia, vorrei ricordare che le direttive europee si recepiscono, non si dinnescano.
Il decreto legge di cui parla Maroni, peraltro, avrebbe il valore di una grida manzoniana: i giudici italiani sarebbero tenuti a disapplicarlo perchè in contrasto con la direttiva rimpatri e con la sentenza della Corte.
Maroni mostra il pugno duro ma non racconta di essere il principale autore del fallimento delle politiche che propugna: proprio la reclusione degli irregolari è un ostacolo alle procedure di rimpatrio, come affermato dalla Corte di giustizia e come dimostrano i dati del Ministero.
Infatti, da quando opera la legge Bossi-Fini, il numero dei rimpatri è progressivamente diminuito in maniera drastica, passando dal 57% del 2004 al 35% nel 2009, mentre solo il 40% dei reclusi nei CIE viene rimpatriato.
Per evitare uno stato di emergenza perenne che produce clandestinità, e quindi allarme, insicurezza e sfruttamento, è necessario un percorso legale che favorisca i rimpatri volontari e l'emersione dei tantissimi sfruttati da lavoro nero.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani

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