Dichiarazione di Elisabetta Zamparutti(deputata Radicale) e Maurizio Bolognetti(Direzione Nazionale Radicali Italiani)
Con la firma del memorandum “petrolifero” tra Stato e Regione, la Basilicata dimostra ancora una volta di essere l'emblema del mal governo partitocratico e quindi antidemocratico del Paese. Come si può, infatti, proporsi come l'Arabia Saudita italiana per attività estrattiva e al contempo come la Danimarca italiana, in virtù un piano energetico regionale delle rinnovabili, che in modo spregiudicato nei confronti del territorio prevede una proiezione (1500 MW) più che doppia di eolico di quanto richiesto dall’ANEV (700 MW), che già partiva da una soglia obiettivo nazionale sovrastimata? Destra e sinistra pari sono quanto a mancanza di volontà di definire una seria strategia energetica che ponga al centro il risparmio e l’efficienza energetica in vista di una transizione dai fossili alle rinnovabili. I vari attori di una decisione miope e folle dovrebbero riflettere su quella “terza rivoluzione industriale” di cui parlano Rifkin e Rubbia. Ancora una volta c’è da prendere atto che decisioni importanti, che segneranno la vita delle comunità insediate nelle valli lucane, vengono calate dall’alto e senza nessun coinvolgimento delle popolazioni. C’è solo da sperare che le parole del Presidente De Filippo siano state pronunciate in buona fede, perché di tutta evidenza la politica regionale e quella nazionale sul fronte energetico viaggiano verso il passato e non verso il futuro.
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