Dichiarazione del senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento:
"Il Ministro Frattini continua ad auspicare che Gheddafi se ne vada, siamo tutti perfettamente d'accordo - purché venga trasferito in un paese che poi non ne impedisca l'eventuale processo o ne ostacoli il necessario arresto. Solo che bombardare le agenzie stampa cogli auspici non equivale a perseguire l'obiettivo. Cosa sta facendo l'Italia, quella stessa Italia che boicottò l'esilio che Saddam Hussein riteneva conveniente nel marzo 2003 che era l'unica vera alternativa alla guerra in Iraq, perché Gheddafi esca di scena? Forse il nostro paese più di altri ha una sorta di responsabilità maggiore nei confronti del regime libico avendo agito da gran ciambellano per il suo sdoganamento.
Allo stesso tempo occorre però rispondere efficacemente e velocemente alle richieste del l'unico team internazionale che opera a Misurata, quello di Emergency che informa che "da una settimana si assiste a un crescente massacro di civili per l'intensificarsi dei combattimenti sempre più vicini alla zona in cui si trova l'ospedale Hikmat" dove lavorano, "La situazione" si legge in una nota del gruppo diretto da Gino Strada "è di estremo pericolo anche per il personale sanitario che rischia di non essere più in grado di assistere i feriti. In città non esiste alcuna forma di protezione per la popolazione".
Solo un'azione mirata della NATO potrà far arrivare a più miti consigli Gheddafi e i suoi per la negoziazione di un immediato cessate il fuoco e il rispetto della neutralità e l'inviolabilità degli ospedali nonché consentire l'apertura di un corridoio umanitario a Misurata così da garantire una possibilità di cura a tutti i civili.
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