Nonostante il tentativo del Presidente del Consiglio di tranquillizzare con il consueto "ghe pensi mi", è evidente che il Governo non potrà gestire i flussi dal sud del Mediterraneo proseguendo con la sua logica detentiva. Molte delle tendopoli da distribuire nelle varie Regioni italiane, infatti, saranno in realtà utilizzate come CIE temporanei, cioè strutture in cui gli immigrati non richiedenti asilo verranno reclusi.
È questo il motivo delle difficoltà del Piano d'emergenza, perché per organizzare nuove carceri a cielo aperto ci vuole tempo, denaro e soprattutto forze dell'ordine che tengano sotto controllo decine di migliaia di persone. Maroni lo ammetta. Ancora una volta aver scelto il modello emergenziale al fine di garantirsi deroghe a leggi e regolamenti, non è servito a nulla, anzi. Lo stato d'emergenza è stato dichiarato lo scorso 12 febbraio, con la nomina dell'ennesimo Commissario straordinario, ma si continua a improvvisare. E a compiere degli assurdi, come affidare la mediazione con la Tunisia al finanziere Tarak Ben Ammar.
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
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