Frattini tragga le conseguenze e si dimetta
La notizia, per nulla sorprendente, che si è svolta stasera video-conferenza tra i Capi di Governo di Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, per discutere della situazione in Libia in vista della riunione di Londra, conferma il risultati fallimentare della politica estera condotta dal Governo Berlusconi sulla crisi libica.
Come ho sostenuto da lungo tempo, i sostegni sperticati da parte del Governo italiano nel corso degli ultimi anni nei confronti del dittatore Gheddafi non sono passati inosservati nelle cancellerie occidentali, e il fatto che sia Berlusconi che Frattini abbiano confermato, fino a poche settimane fa, il sostegno politico al dittatore libico, hanno prodotto il risultato di un paese esposto geograficamente ed economicamente agli effetti negativi di una crisi politica e umanitaria, ma senza capacità di guidare la transizione verso il futuro. Le dichiarazioni di oggi del Ministro degli Interni Maroni sulla contrarietà all’intervento deciso dalle Nazioni Unite, completano un quadro disastroso.
Ripeto quello che ho detto nei giorni scorsi: quando una politica si rivela sbagliata per il paese – e non solo per il Governo - occorre che le persone che l’hanno portata avanti facciano un passo indietro dimettendosi, a partire in questo caso dal Ministro degli Esteri Frattini.
Dichiarazione di Matteo Mecacci, Deputato Radicale e Relatore OSCE su Democrazia e Diritti Umani
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