Immigrazione: Senatori Radicali, Frattini e Maroni rendano noti i termini degli accordi colla Tunisia nonché come verranno onorati

Profughi Libia-Tunisia

"Occorre che i Ministri Frattini e Maroni rendano noti i termini dell'accordo raggiunto il 25 marzo a Tunisi per il cosiddetto 'contrasto all'immigrazione politica' sia perché, posto che il governo di Tunisi è un governo transitorio, occorre che la nuova Tunisia non esordisca nella sua collaborazione internazionale costretta a non rispettare i trattati internazionali che pure riconosce. Ci preoccupano infatti le affermazioni per cui "l’Italia fornirà mezzi, fondi e addestramento per frenare gli sbarchi di tunisini verso Lampedusa" perché in passato il blocco imposto ai profughi politici o economici che fossero è sempre stato in violazione almeno della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. 

Siccome l'Italia fornirà in cambio mezzi, addestramento ed una linea di credito per 150 milioni di euro per rafforzare i controlli marittimi questi non potranno non essere utilizzati per portare soccorso a chi in mare per fuggire dall'Africa del nord. Per evitare interpretazioni contro la legge da parte tanto di Roma quanto di Tunisi, specie in una situazione nazionale tunisina in cui si stanno facendo grandi sforzi per passare dall'autoritarismo alla pratica della democrazia, occorre fare chiarezza sui termini degli accordi raggiunti. Per questo presenteremo una interrogazione parlamentare a entrambi. 
 
Dichiarazione dei Senatori Radicali Marco Perduca e Donatella Poretti

Interrogazione urgente a risposta orale ai Ministri degli esteri e interni dei senatori Perduca e Poretti  
 
Premesso che:
 
il 25 marzo 2011, I ministri interrogati durante colloqui tenuti col primo ministro Caid Beji Essebsi e con i ministri dell'Interno e degli Esteri omologhi hanno annunciato il raggiungimento col governo tunisino per il contenimento delle partenze verso l'Italia sostenendo che il nostro governo fornirà mezzi, fondi e addestramento nelle prossime settimane. 
 
tali Impegni per contrastare le partenze di migranti e frenare gli sbarchi di tunisini verso Lampedusa verranno presi in virtù di tali forniture dalle autorità tunisine stesse. 
 
L'Italia fornirà in cambio mezzi, addestramento ed una linea di credito per 150 milioni di euro. 
 
si chiede di: 
 
- conoscere se si tratti esclusivamente di un comunicato congiunto tra Roma o Tunisi oppure di accordi scritti;
- che tanto il comunicato ovvero gli accordi vengano resi noti tanto al Parlamento quanto all'opinione pubblica;
- da quale ministero provengano i 150 milioni di euro previsti per la summenzionata linea di credito;
- sapere come si intenda monitorare l'applicazione degli accordi annunciati il 25 marzo;

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