Libia: Perduca se Italia non sospende trattato a quale ruolo può ambire domani?

"Con quale credibilità agli occhi del popolo libico e a quelli degli alleati un paese che ha ancora in piedi un importante trattato di amicizia firmato con Gheddafi può pretendere di prendere parte prominente nel coordinamento della gestione della crisi libica, adesso che - addirittura senza un'altra necessaria risoluzione del Consiglio di sicurezza! - le azioni della Nato potrebbero andare oltre la no fly zone?
Tanto al Senato quanto alla Camera per bocca del Ministro Frattini l Governo ha espresso parere contrario alle risoluzioni dei Radicali che chiedevano l'avvio di tutte le procedure necessarie previste dalla convenzione sui trattati per sospendere formalmente l famigerato trattato di amicizia co Gheddafi. La sospensione de jure menzionata da Frattini e' una sua interpretazione volta, ancora una volta, a non tagliare I ponti col dittatore magari per ritagliare all'Italia un ruolo di mediatore. Roma è troppo sbilanciata verso Tripoli, e a Bengasi lo sanno. Oggi l'interesse nazionale passa per una scelta di principio, dissociarsi da Gheddafi."
Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento
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